Da sinistra Alex Gambirasio, responsabile flotte Ford Trucks Italia, Andrea Grosso, titolare Italtruck, ed Eros Crema, responsabile commerciale Atlante Industriali

Atlante Industriali: Italtruck, la specialista del palco, viaggia sull’Ovale Blu

È forse una delle mission più affascinanti che ci sia mai capitata di intercettare quella di cui si occupa Italtruck, che incontriamo presso la concessionaria Ford Trucks Atlante Industriali in occasione della consegna di sei F-Max che porta a quattordici i veicoli dell’Ovale Blu a parco dell’azienda veronese. Che altro non è se non il braccio “su strada” della Italstage, realtà affermatasi negli ultimi decenni sul territorio nazionale prima ed europeo poi, quale leader tra gli allestitori di strutture per grandi eventi.

“Tutto inizia quasi per gioco – ci racconta Andrea Grosso, classe 1990, salernitano, responsabile di Italtruck – quasi come un passatempo tra amici. Che erano, e sono tuttora, mio zio Pasquale Aumenta, mio padre Antonio Grosso e il terzo socio Mario Scudero. Frequentavano l’università, organizzavano piccoli eventi. Poi piano piano, considerate che la società è nata nel 1986, siamo arrivati ad occuparci delle rassegne musicali più importanti e dei tour degli artisti più conosciuti, e parlo di Vasco Rossi, Jovanotti, Tiziano Ferro, tanto per fare tre nomi, ma abbiamo gestito anche l’installazione delle strutture, ad esempio, in occasione della visita del Santo Padre a Monza del 2017, quella che attirò al Parco quasi un milione di fedeli”.

Rimaniamo affascinati e chiediamo ad Andrea, per quanto vorremmo virare il discorso sulle folle oceaniche e sulle celebrità conosciute a bordo palco, di spiegarci invece la genesi della Italtruck. “Circa sei mesi prima del Covid – risponde – abbiamo rilevato il nostro fornitore di servizi di trasporto: ci stavamo ingrandendo e abbiamo deciso di internalizzare la flotta. Così abbiamo assorbito la storica GM Gamund, e anche il suo personale, tra cui il direttore generale Gianni Barboni, dando alla luce la Italtruck. Che negli anni successivi è stata protagonista di una crescita significativa, camminando fianco a fianco a quella della Italstage: quando abbiamo acquisito la società di trasporto, questa aveva in flotta sei camion e dodici semirimorchi. Oggi i trattori sono diventati trentadue, le motrici dieci e i semirimorchi centodieci”.

Uno sviluppo considerevole, considerando anche che le due realtà hanno dovuto affrontare i difficili anni del Covid. Per questo domandiamo: “La pandemia non ha rallentato la vostra crescita?” “In realtà no – risponde Andrea – perché siamo riusciti a riconvertire la nostra attività occupandoci, ad esempio, dell’installazione dei centri vaccinali temporanei. Siamo molto dinamici, per forza di cose: la nostra attività principale, quella che riguarda eventi, concerti, fiere, teatri, e lo spettacolo in generale, è stagionale. Nei mesi scoperti ci dedichiamo al trasporto industriale, facendo anche molto estero: arriviamo in UK, Lussemburgo, Francia, Germania, insomma, dove c’è bisogno: nulla ci spaventa, a maggior ragione oggi che possiamo contare su questi Ford Trucks”. 

C’è da dire che quelli che ritira in occasione dell’intervista, non sono i primi F-Max che la Italtruck porta a casa. La società, che ha la sua sede principale a Verona e uffici operativi anche a Napoli e Salerno, è stata una delle prime aziende di trasporto a credere nell’ottava sorella, acquistando quattro anni fa otto unità fresche fresche di lancio sul mercato. “Nel 2021 – riprende Grosso – eravamo in trattativa per l’acquisto di nuove macchine che ci permettessero di dare il via in modo solido all’avventura di Italtruck. L’F-Max era appena uscito, e come nei confronti di tutte le novità, sembrava che nessuno volesse rompere il ghiaccio, fare il primo passo. L’abbiamo fatto noi. Amiamo le scommesse e soprattutto cerchiamo di non seguire gli altri ma di distinguerci. È stata un’ottima intuizione: i veicoli si sono rivelati una scelta corretta, e non solo per il rapporto prezzo-qualità. Gli autisti ne sono entusiasti, sia per il comfort della cabina che per la dinamica di marcia e, come detto, ci occupiamo spesso di lungo raggio. Anche come azienda siamo molto soddisfatti dei numeri e dei dati relativi ai consumi. Abbiamo sicuramente vinto la scommessa, e la nostra presenza qui oggi lo dimostra con i fatti”. “Non è solo una questione di prodotto – rincara la dose di complimenti il trasportatore – abbiamo avuto le risposte che cercavamo anche in termini di assistenza, e in quattro anni si può dire che le officine Ford Trucks le abbiamo testate a dovere”. 

“Il nostro network di officine – commenta Eros Crema, responsabile commerciale di Atlante Industriali – credo sia stato il valore aggiunto che ha determinato la seconda fornitura. Come si dice nel nostro settore, il primo contratto lo fa il venditore, dopodiché bisogna confermare con il service, con la disponibilità di chi risponde al telefono, con la prontezza dell’intervento: non rileva mai il problema in sé, ma il tempo che il post vendita impiega per risolverlo. È questo a fare la differenza. E non parlo solo di Italia: facendo Italtruck anche molto estero, conta anche la copertura di tutta l’Europa da parte del nostro network di assistenza: siamo ben strutturati ovunque, e oggi nella cartina mancano solo Svezia e Finlandia che però verranno incluse entro pochi mesi”. 

“Se compreremo ancora Ford Trucks in futuro?” risponde con una domanda alla nostra domanda Andrea Grosso nel riprendere la parola. “Non vedo perché no. Siamo molto soddisfatti, di tutto, del prodotto, dell’assistenza, della concessionaria, delle persone”. E consideriamo che il feedback che raccogliamo dall’imprenditore si riferisce alla precedente generazione degli F-Max, mentre i sei veicoli che lui e suoi autisti ritirano in questo primo scorcio di 2025 sono l’ultima versione del best seller di casa. “I nuovi veicoli – riprende Crema – sono stati configurati all’inizio del 2024, quando si era appena aperta la possibilità di una configurazione che prevedesse già tutti gli ADAS che poi sono diventati obbligatori a partire dal mese di luglio. Quindi innesto importante in termini di sicurezza, ma rispetto ai veicoli già in possesso dell’azienda gli ultimi arrivati montano anche il nuovo cambio a 16 marce prodotto internamente da Ford Trucks e lo sterzo elettroidraulico con sistema di rientro dalla corsia, in modo che l’autista distratto, qualora dovesse superare involontariamente la linea di mezzeria, viene ripreso non solo da un avviso sonoro ma anche dal sistema idraulico dello sterzo che lo riporta dolcemente in corsia. Si tratta di un dispositivo optional, che Atlante Industriali però inserisce di default su tutti i veicoli che vende”.

Italstage arriva nel periodo estivo ad impiegare circa 130 persone, mentre Italtruck mette al volante ogni giorno una quarantina di autisti, tutti dipendenti, oltre a cinque persone impiegate nell’ufficio logistico. “Non avete problemi a reperire personale?” chiediamo ad Andrea con sincera preoccupazione, vista la carenza generalizzata di persone disposte ad intraprendere questa carriera. Lui ci guarda sorridendo: “In realtà no, il nostro è un settore particolare – ci ricorda – molto intrigante: lo spettacolo, le luci, i personaggi famosi. Qui la passione non manca” conclude, riferendosi certamente a se stesso ma, ad osservare l’entusiasmo dei ragazzi che salgono sui loro fiammanti F-Max, anche a tutto il suo team.

Gli autisti Italtruck pronti a salire sui mezzi

La parola ad Alex Gambirasio, responsabile flotte Ford Trucks 

“I clienti che hanno già acquistato – commenta Alex Gambirasio, 50 anni, di Osio Sotto, in provincia di Bergamo, un passato in Scania, anche nello stesso ruolo, da un anno e quattro mesi responsabile flotte di Ford Trucks Italia – e che continuano a dare fiducia al brand assegnano una speciale concretezza al nostro lavoro e ci indicano di essere sulla strada giusta. Abbiamo fiducia nel prodotto che proponiamo, anche in considerazione dello stretto rapporto che ci lega alla fabbrica di Ford Otosan. Siamo un marchio dinamico, che continua ad evolversi: siamo giovani e dobbiamo costruire la gamma, e anche nei prossimi mesi ci saranno novità. L’elemento più importante è però proprio il filo diretto con Casa madre, disposta sempre ad intervenire sulla produzione in base delle richieste dei diversi mercati. E se pensiamo che l’Italia è la prima piazza europea per il nostro brand possiamo capire come le necessità e i suggerimenti dei nostri clienti vengano presi in assoluta considerazione. Puntiamo da sempre e continueremo a farlo con sempre maggior convinzione su affidabilità, consumi ed efficienza. Ma anche sul comfort: già la nostra cabina base è completa di tutto e pronta per il lungo raggio, la Luxury ordinata da Italtruck assicura viaggi a cinque stelle, quasi come quelli degli artisti per cui l’azienda lavora!”

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