Nei 16 stabilimenti nazionali, Volvo Trucks azzera il conferimento in discarica grazie alla collaborazione con Omnisyst e a un modello digitale di gestione rifiuti industriali
Volvo Trucks Italia ha raggiunto un obiettivo di rilievo nella gestione rifiuti industriali: azzerare i conferimenti in discarica su tutti i 16 siti produttivi del Volvo Truck Center. Il risultato, frutto della sinergia con Omnisyst, partner tecnico e strategico dal 2019, ha permesso di gestire oltre 3.850 tonnellate di rifiuti in modo conforme e tracciabile, compensando più di 38 tonnellate di CO₂ equivalente. Questo traguardo si inserisce nel piano di sostenibilità industriale voluto dalla casa madre svedese, che ha imposto uno standard ambientale elevato e condiviso in tutta la rete. Il cuore del sistema è un software proprietario sviluppato da Omnisyst, che consente digitalizzazione completa, controllo in tempo reale e standardizzazione operativa.

Tecnologia, prossimità, controllo
La rete Volvo Trucks, ampia e distribuita, ha imposto una gestione rifiuti industriali adattiva e uniforme. Omnisyst ha risposto con un modello operativo integrato: prossimità logistica degli impianti, fornitori qualificati su scala nazionale e un sistema di audit continuo. Nei siti più avanzati, il 100% dei rifiuti è già avviato a recupero, mentre per le frazioni non recuperabili si adottano trattamenti D8 e D9, evitando soluzioni a maggior impatto come la termovalorizzazione. Ogni sede può contare su un Agente della Sostenibilità, figura strategica incaricata di garantire applicazione delle linee guida, presidio quotidiano e miglioramento continuo.
Un modello industriale replicabile
La collaborazione tra Volvo Trucks e Omnisyst dimostra che la gestione rifiuti industriali può diventare un elemento strategico nel percorso verso la sostenibilità. Il Service Director Gabriele Nencioni sottolinea i benefici operativi e reputazionali ottenuti: riduzione dei costi, maggiore attrattività aziendale e distinzione sul mercato. Stefano Ceresoli, District Manager di Omnisyst, definisce il progetto “un modello replicabile, fondato su digitalizzazione, prossimità e controllo”. Un esempio concreto di come innovazione tecnologica e responsabilità ambientale possano integrarsi in modo virtuoso nell’industria manifatturiera.