Aumentano del 6,6% i contratti di noleggio lungo termine, con durata media in calo a 21 mesi; le Aziende non-automotive restano protagoniste nonostante la flessione, secondo l’analisi UNRAE.
Il settore del noleggio lungo termine (NLT) registra una netta ripresa nei primi sei mesi del 2025. Secondo l’analisi diffusa da UNRAE, tra gennaio e giugno sono stati sottoscritti 542.353 contratti di noleggio lungo termine di autovetture e fuoristrada, in aumento del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le Società confermano la loro prevalenza, con l’86,1% dei contratti (466.780 unità), mentre i Privati rappresentano il 13,9% (75.573 contratti), in crescita del 10,3% su base annua. La durata media complessiva dei contratti scende a 21 mesi, due in meno rispetto all’anno precedente: un dato che riflette dinamiche diverse tra i fruitori, dalle Aziende non-automotive – in calo a 24 mesi – ai Privati con 22 mesi, fino alle società di noleggio a breve termine ferme a 9 mesi.
Nel dettaglio, le Aziende non-automotive mantengono la quota principale con il 62,7% dei contratti, pur segnando una flessione di 10,2 punti percentuali. Al contrario, le società di noleggio a breve termine raddoppiano la loro presenza passando al 16,2%, seguite da Dealer e Costruttori al 4,7% e dalle società di NLT stesse al 2,5%, tutte in crescita a doppia cifra. UNRAE segnala inoltre una forte polarizzazione sulle alimentazioni: le Aziende non-automotive e le società di NLT continuano a preferire il diesel (rispettivamente 39,1% e 37,8%), mentre i Privati optano in misura crescente per le motorizzazioni ibride (30,4%), e i Dealer e Costruttori primeggiano per quota di veicoli 100% elettrici (26,1%). Le plug-in hybrid raggiungono l’11,8% tra i Privati, mentre metano e GPL restano marginali.
Segmenti, regioni e tendenze del mercato
Dal punto di vista dei segmenti, i SUV dominano la scena con il 58,5% dei contratti di noleggio lungo termine, superando ampiamente le Berline (29,3%) e le Station Wagon (10%). Particolarmente apprezzati i SUV di segmento C, che da soli coprono il 26,3% delle preferenze, sostenuti dal 31,6% dei Privati, dal 28,4% delle Aziende non-automotive e dal 24,3% delle società di NLT. Tra le Berline, spiccano i modelli di segmento B (11,2%), trainati dalle società di noleggio a breve termine (17,6%) e da quelle di NLT (15,5%).
A livello territoriale, la Lombardia si conferma prima regione con il 28,5% dei contratti, seguita da Lazio (15,6%) e Trentino-Alto Adige (12,2%). In Valle d’Aosta emerge la quota più alta di contratti ad Aziende non-automotive (84,2%), mentre Calabria, Molise e Puglia registrano i tassi maggiori di contratti a Privati (rispettivamente 37,0%, 33,9% e 29,9%). Trentino-Alto Adige primeggia nei contratti di noleggio a breve termine (78,4%), mentre Emilia-Romagna è leader per quelli di NLT (18,1%). L’analisi UNRAE si completa con i contratti su vetture immatricolate nel 2024: 386.165 unità, di cui il 63,7% riferito ad Aziende non-automotive, il 16,2% a NBT e il 12,7% a Privati; tra le alimentazioni spiccano le ibride (37,2%), seguite da diesel (28,0%) e benzina (21,7%), mentre le BEV si fermano al 4,9% e le plug-in al 7,4%.