La logistica è al centro della transizione infrastrutturale e digitale: Serpagli lancia l’allarme sulla perdita di traffico merci su ferro e chiede politiche attive e una legge nazionale di settore.
In un contesto di trasformazione economica e ambientale, la logistica emerge come pilastro strategico per la competitività nazionale. È quanto emerso dal confronto tra istituzioni, imprese e rappresentanti del settore tenutosi nel corso di un’assemblea pubblica dedicata al futuro del trasporto merci e persone. Tra i temi affrontati: l’evoluzione della rete infrastrutturale, l’attuazione del Pnrr e la transizione digitale. Gianpaolo Serpagli, presidente di Cepim e vicepresidente vicario di Uir, ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di rilanciare l’intermodalità, valorizzando i territori e puntando sull’innovazione tecnologica. “La logistica – ha sottolineato – è resiliente e capace di adattarsi; ma occorre investire nelle risorse umane, nella formazione e nei contratti. È il momento di fare un salto di qualità”.
Tra governance e innovazione, il nodo delle politiche attive
Serpagli ha definito il Pnrr una “occasione irripetibile” per potenziare il trasporto ferroviario merci, a patto che sia accompagnato da misure strutturali. “Non possiamo permetterci – ha dichiarato – di perdere ulteriore quota di traffico merci su ferro”. Ha poi invocato una governance nazionale più alta e integrata: “La logistica rappresenta l’ossatura del paese. Serve una legge quadro che ne riconosca il valore strategico e ne disciplini sviluppo e integrazione sul territorio”. I risultati del recente bando Mit – tra automazione dei gate, cybersicurezza e tecnologie digitali – vengono letti come segnali positivi, ma non sufficienti: “Serve continuità negli investimenti”.
L’appello delle imprese: risorse europee per restare competitivi
Nelle battute conclusive, Paolo Colombo – presidente di Federtrasporto – ha sottolineato la necessità di un nuovo piano europeo e di risorse straordinarie per accompagnare la transizione: “Senza un impegno sovranazionale, solo i Paesi meno indebitati riusciranno a rispettare i target”. Alla tavola rotonda sono intervenuti anche esponenti di Confindustria, Trenitalia, Autostrade per l’Italia e DHL Express Italy, confermando la volontà condivisa di rafforzare il sistema logistico nazionale attraverso infrastrutture efficienti, sostenibilità e sinergie pubblico-private.