Il Governo chiarisce l’ambito di applicazione dell’art. 9 del DPR IVA: la non imponibilità varrà anche per i servizi di spedizione eseguiti da subfornitori.
Durante la seduta del 22 luglio, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera preliminare a un decreto legislativo che introduce novità su vari fronti, inclusa l’IVA. Tra i punti salienti, è stata recepita una richiesta avanzata da Confetra, che da tempo segnalava criticità nell’applicazione dell’art. 9, comma 3, del DPR n. 633/1972. La norma, nella sua interpretazione più recente, escludeva dal regime di non imponibilità IVA i servizi di trasporto svolti da operatori logistici incaricati da altri spedizionieri, creando ostacoli operativi e aggravio di costi per molte imprese. Con la nuova formulazione, invece, viene esplicitamente riconosciuta l’estensione del regime anche ai soggetti intermediari, in linea con quanto previsto a livello europeo dalla Direttiva IVA.
Effetti sulla filiera logistica
Il provvedimento – in attesa di approvazione definitiva da parte del Parlamento – rappresenta un passo significativo per il comparto logistico, che da tempo richiedeva un’interpretazione normativa più aderente alle dinamiche operative del settore. La modifica riconosce come legittimi i servizi internazionali di trasporto anche se svolti da più di uno spedizioniere lungo la catena logistica. Secondo Confetra, si tratta di un risultato che contribuisce a ristabilire condizioni eque per gli operatori italiani e a ridurre il rischio di distorsioni economiche. Il Ministero dell’Economia, coinvolto nel confronto tecnico con le associazioni di categoria, ha accolto le osservazioni presentate, riconoscendo l’importanza di una maggiore coerenza con il diritto europeo e con le pratiche del commercio internazionale.