Sessant’anni fa debuttava la Opel Kadett B: un’auto versatile, sportiva e pioniera dell’elettrico, oggi celebrata per il suo ruolo chiave nella storia del marchio.
Nel settembre del 1965, durante il Salone dell’Auto di Francoforte, Opel presentava la Kadett B insieme alla concept car Experimental GT, avviando così una nuova era per la casa di Rüsselsheim. A soli tre anni dal lancio della Kadett A, il nuovo modello si imponeva come un’evoluzione sostanziale: più lunga di 18 centimetri, più spaziosa, e – per la prima volta – omologata per cinque passeggeri. Disponibile fin dall’inizio in quattro varianti di carrozzeria, la Kadett B fu concepita come una vettura per tutte le esigenze: berlina due o quattro porte, station wagon, o l’inedita coupé. L’obiettivo era chiaro: offrire una compatta accessibile, comoda e moderna, in grado di soddisfare una clientela sempre più esigente. Il pubblico rispose con entusiasmo: oltre un milione di unità vendute, con la Kadett B destinata a diventare il primo grande successo internazionale del marchio.
Versatilità e innovazione: la spinta del modello Opel
Dietro la fortuna commerciale della Kadett B si nascondeva una formula precisa: varietà di scelta, attenzione al design, ma anche spirito sportivo. Il celebre ‘Gill Coupé’, ispirato ai fastback americani, divenne subito un oggetto di culto – grazie alla linea filante e alle inconfondibili feritoie laterali. Ma è il Rallye-Kadett a imprimere al modello un’identità dinamica e grintosa: cofano nero opaco, strisce decorative, e prestazioni di tutto rispetto (fino a 90 CV e 170 km/h), che gli valsero oltre 220 vittorie di classe nel solo 1968. Al tempo stesso, la Kadett B fu la base tecnica per i primi esperimenti Opel con la trazione elettrica – tra cui il prototipo ibrido Stir-Lec I (1969) e il Kadett XEP a batteria (1970). Una pioniera silenziosa, che oggi trova continuità nella gamma elettrificata Astra.
Dalla Kadett all’Astra: la continuità del DNA Opel
L’eredità della Kadett B è oggi raccolta dall’attuale Opel Astra, che riprende i tratti distintivi del modello storico – flessibilità, varietà e accessibilità – proiettandoli nel futuro dell’auto compatta. Disponibile in versioni termiche, ibride e full electric, l’Astra dimostra come il marchio Opel abbia saputo interpretare i cambiamenti del settore senza tradire il proprio DNA. A confermare questa visione, la presenza annunciata di un nuovo prototipo al salone IAA Mobility 2025: un ulteriore omaggio alla tradizione dei concept car iniziata proprio sessant’anni fa. Un segno che Opel guarda avanti, senza dimenticare da dove viene.


