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Neutralità tecnologica al centro delle priorità europee di ANFIA per il futuro dell’automotive

10 Settembre 2025
1 min read
Roberto Vavassori_presidente Anfia

ANFIA chiede misure concrete nel Dialogo Strategico del 12 settembre per sostenere la competitività e la transizione della filiera automotive europea

La neutralità tecnologica resta il perno delle richieste avanzate da ANFIA, alla vigilia del Dialogo Strategico Europeo sull’Automotive, previsto per il 12 settembre. L’associazione, che rappresenta l’intera catena del valore dell’automotive italiano, accoglie con favore le dichiarazioni della Presidente Von der Leyen sul rilancio del settore – ma invita ora a passare dalle parole ai fatti. L’urgenza è dettata dalla necessità di ridisegnare, in modo realistico e sostenibile, le traiettorie della transizione energetica e industriale, tenendo conto delle condizioni di mercato, delle capacità tecnologiche e del contesto competitivo globale.

Obiettivi chiari e misure operative per una transizione raggiungibile

ANFIA rilancia la richiesta di una neutralità tecnologica effettiva: la revisione dei metodi di calcolo delle emissioni (con l’inclusione dell’intero ciclo di vita), l’introduzione del Carbon Correction Factor e il riconoscimento del ruolo dei carburanti rinnovabili sono considerate azioni imprescindibili. Allo stesso modo, l’associazione chiede una revisione anticipata delle norme per i veicoli pesanti, con maggiore flessibilità sulle sanzioni e una valutazione concreta delle condizioni abilitanti – come infrastrutture, costi energetici e disponibilità di elettricità verde e idrogeno. Plauso viene espresso per l’ipotesi di una nuova categoria di auto piccole ed economiche, purché integrata in una strategia strutturata di accessibilità e produzione europea.

Competitività industriale ed equilibrio tra ambizione e fattibilità

La filiera automotive europea, segnala ANFIA, sconta oggi uno svantaggio di costo tra il 15 e il 35% rispetto ai competitor internazionali, dovuto soprattutto all’energia e al lavoro. Per colmare questo divario, servono misure strutturali: una politica europea di “local content” estesa a tutti i componenti (non solo le batterie), il sostegno diretto alla produzione made in Europe, incentivi per le PMI e strumenti efficaci per facilitare l’accesso al capitale e all’innovazione. Fondamentale è la creazione di un contesto favorevole alla diffusione dei veicoli a basse e zero emissioni – attraverso infrastrutture e tecnologie sviluppate in Europa. ANFIA auspica infine che il Dialogo Strategico diventi stabile e continuativo, così da garantire un coordinamento efficace, trasparente e orientato al risultato.

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