Dopo un luglio in crescita, il mercato dei veicoli industriali subisce una frenata ad agosto, chiudendo il semestre con un calo complessivo del 14%.
Il mercato dei veicoli industriali ha registrato nel bimestre luglio-agosto 2025 un andamento altalenante. Secondo le rilevazioni del Centro Studi e Statistiche UNRAE, a luglio le immatricolazioni di veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate sono aumentate del 9,7% rispetto allo stesso mese del 2024, raggiungendo quota 2.856 unità. Un risultato trainato in particolare dalla crescita dei mezzi leggeri (da 3,51 a 6 t) e dei carri pesanti, che hanno segnato rispettivamente un +53,9% e un +19%. Tuttavia, già ad agosto il mercato ha rallentato: le immatricolazioni sono scese a 1.308 unità, con una flessione del 3,3%. I dati mostrano una diminuzione significativa nel segmento dei trattori stradali (-16,2%) e una crescita marginale per le classi intermedie. La somma dei primi otto mesi dell’anno evidenzia un calo del 10,4% rispetto al 2024, con 18.644 unità immatricolate contro le 20.798 dello stesso periodo dell’anno precedente.
Bilancio semestrale in rosso
La fotografia del primo semestre 2025 mostra una flessione generalizzata del comparto. Le immatricolazioni complessive di veicoli industriali oltre le 3,5 tonnellate sono diminuite del 14%, passando da 16.842 a 14.480 unità. In calo tutti i segmenti principali: -21,2% per i mezzi medi (6,01-15,99 t), -14,5% per i veicoli pesanti (≥16 t) e un contenuto +17,7% solo per il segmento più leggero. Le regioni con le maggiori perdite sono Emilia-Romagna (-28,1%) e Trentino-Alto Adige (-31%), mentre segnali positivi arrivano solo da Basilicata (+25,5%) e Valle d’Aosta (+40,7%). Anche la distribuzione per tipologia di carrozzeria evidenzia una contrazione generalizzata, con cali fino al -31,9% per i veicoli eccezionali. Il parco circolante resta datato: l’età media dei veicoli è di 14,5 anni e oltre il 44% risulta ancora ante Euro 4.
Criticità strutturali e attese di intervento
Secondo Paolo A. Starace, presidente della sezione Veicoli Industriali di UNRAE, il comparto continua a essere penalizzato dall’assenza di politiche di sostegno e da comunicazioni incerte sulle misure future. “Dichiarazioni intempestive su ipotetici incentivi – ha spiegato – hanno creato attese che hanno ulteriormente depresso una domanda già fragile”. Il rischio, sottolinea Starace, è che senza interventi nella Legge di Bilancio si comprometta la competitività del settore, anche alla luce degli obiettivi ambientali europei che impongono standard sempre più stringenti. Nel frattempo, l’adozione di motorizzazioni alternative – come elettrico e GNL – resta marginale, a conferma della difficoltà delle aziende di autotrasporto a rinnovare il proprio parco veicolare in assenza di incentivi concreti.