Schmitz Cargobull consolida la sua strategia di sostenibilità con obiettivi di decarbonizzazione allineati agli standard scientifici internazionali di transizione ecologica
Transizione ecologica sempre più concreta per Schmitz Cargobull: l’azienda ha ottenuto la validazione ufficiale della Science Based Targets initiative (SBTi) per i propri obiettivi climatici, a breve e lungo termine. La certificazione riconosce che le azioni intraprese dal costruttore tedesco per ridurre le emissioni di gas serra sono in linea con l’Accordo di Parigi, che mira a limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C.
L’impegno si traduce in una roadmap dettagliata: entro l’anno fiscale 2044/45, Schmitz Cargobull punta a raggiungere la neutralità climatica lungo l’intera catena del valore. Tra i target intermedi già fissati figura la riduzione del 90% delle emissioni Scope 1 e 2 entro il 2029/30, e una riduzione del 35% delle emissioni Scope 3 entro il 2034/35, rispetto all’anno base 2021/22. Le stesse emissioni Scope 3 dovranno infine calare del 90% entro il 2044/45. Un percorso ambizioso, che si inserisce nel quadro della responsabilità aziendale e nella strategia integrata di sostenibilità del gruppo.

Decarbonizzazione industriale e impegno trasversale
Il piano di transizione ecologica abbraccia tutte le sedi produttive e operative di Schmitz Cargobull, coinvolgendo attivamente i tre assi strategici su cui si articola la politica ESG del gruppo: prodotti e servizi, tutela ambientale e centralità delle persone. Le azioni già messe in campo comprendono la decarbonizzazione della catena del freddo, l’impiego di materiali a basso impatto e l’efficientamento dei trasporti interni.
«Abbiamo integrato gli obiettivi climatici nella nostra strategia d’impresa – ha dichiarato il COO Günter Schweitzer – e crediamo in un approccio equo al prezzo della CO2, basato su logiche di mercato». L’azienda ribadisce così la propria preferenza per incentivi economici efficaci piuttosto che per sussidi distorsivi.
Leadership europea nella sostenibilità del trasporto
Con oltre 60.000 veicoli prodotti l’anno e una rete industriale internazionale che comprende dieci stabilimenti in Europa e Australia, Schmitz Cargobull è oggi uno dei principali protagonisti della transizione ecologica nel settore dei semirimorchi e del trasporto refrigerato. L’approvazione della SBTi rafforza la credibilità di un percorso fondato su evidenze scientifiche, misurabilità e trasparenza, e posiziona l’azienda tra i riferimenti europei nella lotta al cambiamento climatico.