FAI Emilia festeggia il decennale a Parma, dove si è riunito anche il primo Consiglio Nazionale della nuova consiliatura guidata da Paolo Uggè. Focus su formazione, accessibilità alpina e rappresentanza territoriale.
Nel contesto della Fiera di Parma, FAI Emilia ha celebrato il suo decimo anniversario di attività, accogliendo allo stesso tempo il primo Consiglio Nazionale della nuova consiliatura guidata da Paolo Uggè. Durante l’incontro, è stato ufficialmente approvato il programma triennale 2025–2028, fondato su tre direttrici principali: l’accessibilità dei valichi alpini, la revisione delle politiche ambientali europee in chiave realistica e il rafforzamento della rappresentanza territoriale della Federazione. Elemento centrale della giornata è stato il varo del progetto Skilled Driver Mobility for EU, frutto di una collaborazione tra FAI e IRU, con il sostegno del Marocco. L’iniziativa punta a creare un canale regolamentato per l’ingresso di conducenti professionali dall’Africa del Nord, in risposta alla crescente penuria di autisti in Europa.
Mobilità professionale e transizione ecologica: le priorità strategiche
Secondo il presidente Uggè, le sfide dell’autotrasporto italiano passano ora da Bruxelles e dai territori alpini: “La permeabilità dell’arco alpino resta un tema vitale: servono azioni concrete per garantire la continuità dei flussi e la tutela del mercato unico,” ha affermato. Alla questione infrastrutturale si affianca quella ambientale: “La transizione ecologica è un obiettivo condiviso – ha aggiunto – ma non deve compromettere la competitività delle imprese.” Il programma approvato prevede un lavoro coordinato su scala nazionale e comunitaria per assicurare che le norme ambientali siano compatibili con le reali condizioni operative del settore. Il progetto SDM4EU sarà invece sotto la responsabilità di Leonardo Lanzi, con l’obiettivo di formare nuovi conducenti, garantendo sicurezza e qualità professionale.
Nuova squadra e riconoscimenti istituzionali
Il Consiglio ha presentato anche la nuova squadra dei vicepresidenti, ognuno con una delega operativa specifica: Gianni Satini alle relazioni industriali, Sergio Piardi alla gestione dei flussi alpini, Natalino Mori alla transizione ecologica, Giampietro Sani ai rapporti con le imprese ed Enzo Pompilio all’intermodalità. Applausi unanimi per l’ingresso nel Consiglio di Corrado Caviglia, figura storica della Federazione, la cui nomina – secondo la Segreteria Generale – “rappresenta il giusto riconoscimento per un professionista che da anni contribuisce con competenza e passione alla crescita della Federazione.”


