La FAI punta a rafforzare il sistema degli appalti logistica con regole comuni, responsabilità chiare e strumenti per premiare le imprese virtuose.
Nel contesto dei Logistics Action Days, la FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani – è intervenuta a Roma durante il convegno “Tra contrattazione e legislazione nell’ambito degli appalti della filiera della logistica integrata”. La Segretaria Generale Carlotta Caponi ha evidenziato come l’attuale sistema di regolazione degli appalti logistica, basato su una contrattazione collettiva sempre più precisa – in particolare con l’art. 42 del CCNL Trasporto e Logistica – non sia più sufficiente. Pur riconoscendo i progressi compiuti, Caponi ha sollevato la necessità di un intervento normativo che fornisca una base più solida e duratura, in grado di garantire un equilibrio tra competitività e tutela del lavoro.
“La sola contrattazione – ha dichiarato – non basta più. Serve una cornice legislativa nazionale più solida e condivisa, che responsabilizzi tutti gli attori della filiera e rafforzi gli strumenti di qualificazione delle imprese”.
Consulta di settore e qualificazione delle imprese
Nel suo intervento, la FAI ha proposto la riattivazione della Consulta Generale per l’Autotrasporto e la Logistica, organismo di confronto istituzionale capace di restituire coordinamento strategico al comparto. Un passo, questo, ritenuto essenziale per affrontare le sfide di un sistema di appalti logistica che, in assenza di regole comuni e controlli efficaci, rischia di premiare comportamenti opachi e penalizzare le imprese regolari.
Tra le misure già adottate sul piano contrattuale, la FAI ha ricordato l’introduzione di criteri rigorosi per la selezione delle imprese affidatarie – criteri tecnici, finanziari, organizzativi e reputazionali – che mirano a rendere il mercato più trasparente e sostenibile. La finalità è duplice: premiare le imprese che rispettano le regole e garantire condizioni di lavoro eque lungo tutta la filiera.
“Solo un sistema fondato su regole chiare, controlli efficaci e responsabilità condivise – ha concluso Caponi – può garantire una logistica moderna, competitiva e, soprattutto, giusta”.