Il nuovo modello promosso da Trasportounito mira a ridurre inefficienze e tempi morti, migliorando la competitività del comparto.
Il trasporto merci in Liguria attraversa una fase di forte criticità. A denunciarlo è Trasportounito, che, all’indomani del convegno ospitato a Genova, ha delineato un piano articolato per affrontare le disfunzioni logistiche che rallentano il traffico merci su gomma e mettono in difficoltà le imprese. Il primo punto riguarda l’adozione di un modello logistico h24: magazzini, terminal portuali e depositi dovrebbero essere operativi in fasce orarie estese, distribuendo i flussi dei camion tra le 9 e le 13 al mattino e riducendo la pressione nelle ore pomeridiane. Un’apertura “extra time” permetterebbe inoltre di sfruttare le tratte autostradali nelle fasce a traffico nullo (tra le 3 e le 6, e tra le 21 e le 24), a patto – sottolinea l’associazione – che vengano sospesi i cantieri notturni che attualmente paralizzano la regione. In parallelo, l’aumento della produttività dei mezzi andrebbe sostenuto da investimenti condivisi lungo tutta la filiera: dagli autisti agli operatori portuali.
Digitalizzazione e infrastrutture per aumentare l’efficienza
Altro nodo cruciale per il futuro del trasporto merci in Liguria è la digitalizzazione. Trasportounito chiede l’unificazione delle piattaforme informatiche portuali – oggi frammentate e poco interoperabili – e l’adozione obbligatoria di sistemi per il tracciamento dei tempi di attesa nelle aree logistiche, così da eliminare contenziosi e perdite operative. Tra le proposte concrete anche la creazione di un autoparco da 800 posti, dotato di servizi per gli autisti e strutture dedicate alle merci speciali (ADR, refrigerate, imballaggi). In questo modo si garantirebbe una sosta regolare e funzionale alle esigenze della logistica.
Contratti chiari, regole comuni
A completare il quadro di intervento, Trasportounito suggerisce l’introduzione di clausole contrattuali standard per ridurre la conflittualità tra gli attori della filiera e assicurare condizioni di lavoro più trasparenti. Il riferimento è anche alla piena attuazione della Legge 105/2025 in tema di carico e scarico. Il coordinatore dell’associazione, Giuseppe Tagnochetti, ribadisce la necessità di riprendere il confronto con gli operatori del settore, riaprendo – ove necessario – il tavolo dell’accordo contenitori.