Le feste di compleanno sono spesso per le aziende uno strumento irrinunciabile per rinsaldare il rapporto con i clienti e gratificare i dipendenti. E giustamente non si è lasciata sfuggire l’occasione Fraikin che, in occasione della speciale ricorrenza, quella dei dieci anni dal giorno in cui la persona a cui era stato affidato il mercato italiano “andò personalmente dal notaio” per aprire la società, ha invitato tutti coloro che hanno contribuito al successo in Italia della formula di noleggio concepita ben 80 anni fa in Francia, per una giornata all’insegna del relax, del networking e anche, che non guasta mai, di un po’ di sano divertimento.
La location è infatti quella di “La Pista” di Lainate, scelta da Fraikin Italia anche per mettere a disposizione di partner, clienti e dipendenti due supercar per girare lungo il chilometro e mezzo del tracciato alle porte di Milano, sotto la supervisione degli istruttori del centro di guida sicura di ACI-Vallelunga che gestisce la struttura. Proprio a margine dell’esperienza emozionale incontriamo Claudio Gariboldi, amministratore delegato di Fraikin Italia fin dal giorno uno: sì, era proprio lui a recarsi dal notaio dieci anni fa.


“È stata – commenta il manager – e continua ad esserlo, un’avventura prodiga di soddisfazioni, e non è difficile intuirlo, considerando la rete che abbiamo creato, tutto l’indotto della nostra attività e le persone coinvolte, e quindi il nostro team, i clienti, i fornitori, i partner. Quello che vediamo oggi è il giusto risultato di una formula commerciale molto valida, che ha avuto successo per decenni in altri paesi, e che non poteva non attecchire bene anche in Italia, proponendo, direi – senza timore di poter essere smentito -, solo pregi e nessun difetto. Ero abbastanza certo quando ho iniziato che l’Italia prima o poi avrebbe abbracciato questa formula in grado di assicurare alle aziende flessibilità, pianificazione dettagliata dei costi e gestione professionale. E così stato: nel nostro Paese, come in altri settori, anche nel noleggio siamo arrivati dopo altri mercati, ma questo oggi ci permette di guardare al futuro con serenità, perché avendo iniziato 30-40 anni dopo gli altri, abbiamo ancora di fronte a noi un percorso di crescita, mentre altre filiali devono gestire la saturazione e quindi applicare logiche di mera sostituzione dei veicoli”.



Una grande soddisfazione, considerando anche la natura dell’imprenditoria italiana del settore, da sempre piuttosto tradizionalista e per questo restia a sposare formule innovative. “Ci sono ancora operatori – conferma Gariboldi – che credono che il noleggio sia una soluzione riservata a chi non abbia la possibilità economica di acquistare; e invece questo pensiero è sbagliato, e l’errore è presto dimostrato dal fatto che in altri paesi sono proprio le grandi società ad essere state pioniere nella logica del noleggio. Questo dimostra il noleggio non esprime il meglio di sé nel risolvere problemi finanziari, essendo piuttosto uno strumento in cui incanalare con profitto una logica di gestione moderna, orientata alla programmazione e al servizio. E in Italia spesso il lavoro è doppio, non solo vanno spiegate le opportunità che il noleggio è in grado di schiudere, ma va proprio sradicata la mentalità individualista di molti imprenditori che pensano ancora di poter gestire tutto da soli, non rendendosi conto che in questo modo si espongono a rischi inutili e soprattutto evitabili. Ricordiamoci tutti che la gestione della flotta non è il core business di un autotrasportatore”.

“Con la nostra formula abbiamo sicuramente aperto una breccia nel mercato – continua Claudio Gariboldi -, e sono convinto che, scorrendo il tempo in avanti, il successo del noleggio non farà altro che aumentare, perché sarà sempre più chiaro a tutti il suo valore aggiunto nel migliorare il profilo delle società coinvolte: non è un caso se abbiamo sempre più richieste spontanee da parte di grandi aziende, abituate a ragionare scientificamente, numeri alla mano, e questo mi fa essere ottimista nella previsione del futuro”. Il noleggio come strumento di gestione del business, necessità che sta sempre più segnando il discrimine tra aziende virtuose e aziende che rincorrono il fine mese. “A maggior ragione in questo momento storico, dove la situazione globale impatta sul business di tutti, le aziende si stanno rendendo conto che è meglio evitare di esporsi a potenziali criticità, come può essere l’impegno in un acquisto che va a sottrarre capitali che possono essere destinati ad investimenti migliori, come la gestione commerciale dell’impresa e il miglioramento della qualità del servizio”.



UN’AMICIZIA APPENA NATA, MA DESTINATA A DURARE
Tra i partner presenti alla festa per il decennale Fraikin posto d’onore quello occupato da Kumho Tire, brand che ha supportato l’organizzazione della giornata, anche in quanto sponsor della struttura di Lainate, dove spesso organizza corsi di guida sicura per clienti e partner. Incontriamo Mario Gucciardo, responsabile vendite Italia TBR del brand, al quale rivolgiamo le nostre domande sul valore della partnership con Fraikin. “L’intesa è stata siglata nel mese di marzo quando uno dei nostri rivenditori specialisti, uno dei nostri rivenditori specialisti, ci ha chiesto supporto per la gestione del contratto con Fraikin: naturalmente abbiamo dato la nostra disponibilità, firmando quello che può definirsi un three partner agreement, che vede noi fornire alla flotta del noleggiatore, pesanti e leggeri, gli pneumatici, mentre il rivenditore specialista dà supporto in termini di assistenza su tutto il territorio nazionale. È una collaborazione destinata ad aumentare nei volumi nei prossimi mesi e mi auguro anche nei prossimi anni”.
Un’opportunità importante per Kumho – che dall’aprile dello scorso anno proprio il manager torinese sta conducendo alla conquista del segmento autocarro, avvalendosi soprattutto della sinergia con i rivenditori specialisti dislocati sul territorio – per aumentare la portata del business e la visibilità. “I clienti Fraikin stanno già esprimendo, nonostante la fornitura sia iniziata da poco, il loro apprezzamento nei confronti della qualità del nostro prodotto. L’obiettivo che ci siamo dati è ambizioso, ma ci siamo vicini, ed è di arrivare al 3 per cento di quota di mercato entro fine anno. Se ce la faremo, sarà stato soprattutto merito del nostro approccio in partnership con il rivenditore specialista”. “Cercavamo un partner – interviene Claudio Gariboldi – che avesse un rapporto qualità-prezzo in linea con le nostre aspettative e l’abbiamo trovato in Kumho. Tra l’altro siamo la prima filiale del nostro Gruppo a stipulare e ci auguriamo che la partnership venga estesa anche ad altri Paesi: non sarebbe la prima volta che l’Italia indica, se non la strada, sicuramente un’opportunità di business interessante”.