Il sondaggio Geotab evidenzia fiducia crescente verso l’intelligenza artificiale tra i conducenti professionisti, ma resta cruciale il nodo della privacy
Secondo un sondaggio paneuropeo commissionato da Geotab, leader globale nella gestione di flotte connesse, l’87% dei conducenti professionisti preferisce un sistema di coaching AI audio istantaneo – basato sull’analisi in tempo reale dei video in cabina – rispetto alla semplice registrazione da rivedere successivamente. Lo studio, condotto su oltre 3.500 autisti in sette Paesi europei, mette in luce un atteggiamento pragmatico verso l’intelligenza artificiale: sebbene il 92% manifesti preoccupazioni sull’utilizzo delle videocamere interne, la stessa percentuale si dichiara disposta a superarle se le immagini possono dimostrare la propria innocenza in caso di incidente.
Questo equilibrio precario tra diritto alla privacy e necessità di protezione sottolinea una trasformazione culturale in atto nel settore. I dubbi più diffusi riguardano il rischio di uso improprio delle immagini (38%), possibili sanzioni disciplinari (34%) e la gestione della sicurezza dei dati (34%). Nessuna delle preoccupazioni prevale nettamente, ma tutte concorrono a delineare un quadro complesso, in cui la mancanza di formazione adeguata ostacola l’adozione delle tecnologie. Come osserva Edward Kulperger, vicepresidente senior EMEA di Geotab: “L’idea che i conducenti siano contrari alla tecnologia è ormai superata. L’accettazione cresce con la consapevolezza dei vantaggi”.
Formazione come leva per la fiducia
Il concetto di coaching AI non è più percepito come una minaccia, ma come un supporto operativo. Il 67% degli intervistati si dichiara favorevole all’utilizzo delle riprese video per finalità di miglioramento, a patto che il sistema sia collaborativo. I benefici evidenziati spaziano dall’aumento della sicurezza stradale al miglioramento delle performance individuali, fino alla possibilità di dimostrare l’assenza di responsabilità. Meno dell’1% non riconosce alcun vantaggio nell’impiego di dashcam: un dato che rafforza l’idea di una categoria sempre più orientata allo sviluppo professionale.
Il sondaggio conferma inoltre i risultati precedenti raccolti da Geotab, secondo cui il 70% degli autisti è già favorevole all’introduzione di tecnologie che li aiutino a lavorare meglio. Tuttavia, restano fondamentali la trasparenza, il rispetto della privacy e la qualità della comunicazione da parte dei gestori di flotta. Investire in formazione – non solo tecnica, ma anche culturale – può essere la chiave per una diffusione efficace del coaching AI nelle flotte europee.
Tecnologia e sicurezza al centro delle strategie Geotab
In uno scenario segnato dalla carenza cronica di conducenti e da pressioni operative crescenti, strumenti come il coaching AI rappresentano soluzioni strategiche per ottimizzare i processi, valorizzare il ruolo degli autisti e rafforzare la sicurezza stradale. Geotab, che celebra quest’anno il 25° anniversario, ribadisce il proprio impegno nell’innovazione responsabile: una piattaforma aperta, basata su intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati, in grado di trasformare il modo in cui le flotte operano.
Con oltre 5 milioni di veicoli connessi e 100 miliardi di dati elaborati ogni giorno, l’azienda si conferma come punto di riferimento per clienti pubblici e privati in tutto il mondo. Al centro della sua strategia: soluzioni che rispettano gli standard più elevati in materia di sicurezza, privacy e sostenibilità. L’obiettivo – non dichiarato, ma evidente – è duplice: migliorare l’efficienza dei trasporti e costruire una cultura della fiducia, fondata su strumenti evoluti, dati affidabili e relazioni trasparenti.