Cina e Nexperia: ripartono le esportazioni di chip civili dopo lo stop

La Cina sospende i controlli sulle esportazioni di chip Nexperia destinati all’uso civile, riaprendo i flussi verso l’Europa e alleviando la pressione sulla filiera automotive.
10 Novembre 2025
1 min read
La Cina revoca le restrizioni sulle esportazioni di chip Nexperia destinati all’uso civile, favorendo una tregua con i Paesi Bassi e alleggerendo la pressione sulla filiera automotive europea.
La Cina revoca le restrizioni sulle esportazioni di chip Nexperia destinati all’uso civile, favorendo una tregua con i Paesi Bassi e alleggerendo la pressione sulla filiera automotive europea.

La Cina ha revocato le restrizioni sull’export di chip Nexperia a uso civile, aprendo un canale di distensione con i Paesi Bassi e l’Unione Europea. La decisione arriva dopo settimane di stallo commerciale seguite al commissariamento olandese della società – controllata dal gruppo cinese Wingtech – per motivi di sicurezza nazionale. Il Ministero del Commercio di Pechino ha ufficializzato l’allentamento delle misure, specificando che le esportazioni civili verranno nuovamente autorizzate. La mossa mira a evitare nuovi shock nella catena globale dei semiconduttori e a prevenire crisi produttive per l’industria automobilistica, duramente colpita dallo stop. La società, da parte sua, ha confermato l’avvio delle consegne, mentre Bruxelles ha accolto con favore l’apertura cinese, sottolineando l’importanza di una “gestione trasparente e multilaterale” delle infrastrutture tecnologiche strategiche.

Impatto sulla filiera automotive

Nei mesi scorsi, la sospensione delle esportazioni dai siti cinesi di Nexperia – che rappresentano circa il 50% della produzione globale dell’azienda – aveva costretto diversi costruttori automobilistici europei a rivedere i propri piani. Volkswagen, Volvo, Honda e Stellantis avevano attivato unità di crisi per valutare scenari alternativi, mentre l’Associazione dei Costruttori Europei (ACEA) segnalava una riduzione drammatica delle scorte. Con la riattivazione della distribuzione, i fornitori stanno lentamente ricostituendo i magazzini, sebbene restino timori legati alla stabilità dell’intesa e alla governance aziendale. Secondo un’analisi di Barclays, il rischio di nuove interruzioni “non può essere escluso”, vista la complessità delle relazioni tra i governi coinvolti.

Pressioni geopolitiche e tregua provvisoria

L’accordo è maturato in un contesto diplomatico delicato: mentre Pechino invitava l’UE a “correggere le pratiche discriminatorie”, Washington manteneva Wingtech e alcune sue controllate nella lista nera commerciale. Il riavvicinamento sino-olandese ha preso forma attraverso incontri tecnici e l’impegno a future delegazioni di confronto. Parallelamente, la Cina ha sospeso alcune limitazioni sull’export di terre rare verso gli USA – segnale di un più ampio tentativo di stabilizzazione tra le potenze tecnologiche globali. Tuttavia, come segnalano osservatori del settore, il rilancio delle esportazioni di semiconduttori, pur positivo, resta subordinato alla risoluzione strutturale dei nodi geopolitici irrisolti.

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