Elio Fonti: espansione territoriale, di gamma e servizi, questa la nuova GATE

Non è di poco conto la differenza tra i cambiamenti che sopraggiungono inaspettati e quelli previsti, voluti, indirizzati. Fa parte di questa seconda tipologia la fase di trasformazione che sta vivendo GATE dopo l’acquisizione da parte dell’olandese DLL della partecipazione di maggioranza, il 51 per cento, con IVECO Group saldamente in possesso del restante 49. Un’operazione definita dai vertici del brand prospetticamente in grado di assicurare “un solido supporto finanziario e competenze nell’asset financing, cruciali per accelerarne la strategia di crescita dell’azienda, guidarne l’ulteriore espansione e consentirle di raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi in maniera più rapida ed efficiente”. 

Per spiegare cosa questo significhi nel concreto del business, il brand ha organizzato una tavola rotonda con Elio Fonti, che dal primo ottobre ha lasciato l’incarico parallelo che ricopriva all’interno della Financial Services Business Unit IVECO Group per focalizzarsi esclusivamente sul suo ruolo di Chief Executive Officer di GATE. Ingegnere aerospaziale e gestionale con indirizzo finanziario, il manager ha studiato tra Roma, UK e Torino.

“Ho iniziato il mio percorso professionale – si presenta Fonti ai giornalisti – in KPMG Advisory a Milano, dove mi sono occupato di banche, tematiche relative al mondo del risk management, del credito e del credit risk, ma anche di settori più trasversali: stress test di aziende, bilancio e conto economico di player bancari. Successivamente sono entrato in McKinsey & Company, occupandomi di studi finanziari e bancari e trovandomi a mio agio – il manager sorride – nello scoprire che le questioni di ingegneria finanziaria si affrontano con le stesse metodologie utilizzate per risolvere i problemi di fluidità dinamica in ingegneria aerospaziale. Nella fase finale di questo percorso nel mio campo d’azione sono entrate tematiche di climate risk e sustainability, assegnate dall’Unione Europea, con i relativi target, proprio al mondo bancario quale motore del sistema economico”. Nel 2022 Fonti entra in IVECO con il ruolo di Head of Strategy e Program Management per la Financial Services BU, iniziando a lavorare a diverse iniziative tra cui anche GATE. 

“È stata una delle prime progettualità – ricorda Elio Fonti – che sono stato chiamato a gestire, ereditando di fatto un business plan in excel e costruendo nel tempo la governance dell’azienda, per poi prendere per mano la fase di execution del setup fino al lancio delle operation. Nel 2024 sono uscito dal progetto per seguirne altri, per rientrare nel febbraio di quest’anno e trovare una creatura cresciuta da ogni punto di vista: persone, processi e strumenti. Oggi GATE è una startup che naviga in un mercato complesso, caratterizzato da macro cambiamenti: dovrà necessariamente continuare a evolvere nei prossimi anni, espandendo non solo il business ma anche la struttura a sostegno dello stesso. Quanto alla negoziazione con DLL, giudicata fin da subito strategica sia per GATE sia per IVECO Group, è stata condotta parallelamente alla costruzione della società: siamo arrivati alla firma a maggio di quest’anno, con il closing avvenuto il 1° ottobre e la costituzione della nuova governance aziendale”.

GATE oggi diventa una società di diritto olandese con fiscalità italiana che intende assicurare continuità e la nomina di Fonti, uno dei padri fondatori del progetto, a CEO ne è la prova più evidente. “Il nuovo assetto – rassicura il manager rispondendo alle domande dei presenti – porterà ad adattare i nostri processi interni, mentre per far fronte alle esigenze di mercato che si renderanno evidenti avremo un’evoluzione dell’offerta sia nel breve sia nel medio periodo. In particolare abbiamo individuato tre direttrici di espansione. La prima ci vedrà allargare la gamma offerta da GATE all’interno del perimetro IVECO, implementazione che verrà attuata già a partire dal 2026, parallelamente alla quale andremo ad implementare il pacchetto servizi per intercettare nuovi segmenti di clientela. È importante ricordare che nel mondo della telematica vediamo il core del nostro modello di business, con il monitoraggio dei veicoli che costituisce elemento fondante della nostra idea di supporto alle aziende. Certamente continueremo a seguire l’evoluzione tecnologica per fornire servizi digitali sempre nuovi ai clienti, stando però anche ben attenti a stabilire le giuste priorità per individuare le feature davvero in grado di apportare valore aggiunto alle diverse realtà”.

La seconda area di crescita avrà invece un coté geografico: se l’avventura di GATE è partita dall’Italia, essendo il mercato principale di IVECO, ed è sbarcata lo scorso anno in Francia e Germania, dove il business è in fase di costruzione, l’obiettivo è l’espansione nei principali mercati europei. “Non è possibile oggi anticipare – spiega Fonti – quale sarà la sequenza delle aperture nei diversi mercati, perché nei prossimi mesi lavoreremo alla revisione di un piano congiunto insieme al nuovo shareholder. La terza direttrice sulla quale lavoreremo sarà l’ampliamento dell’offerta al prodotto di altri brand, per catturare i volumi associati alle flotte miste: questo non succederà nell’immediato futuro, ma vediamo l’eventualità come un acceleratore della nostra dimensione strategica”.

E sul fronte delle alimentazioni? GATE rimarrà concentrata sull’elettrico? “In questo momento – risponde Fonti – parliamo di elettrico e di idrogeno, anche se quest’ultima soluzione è calendarizzata nel prossimo futuro. Per quanto riguarda altre tecnologie propulsive, ci siamo assegnati fin dalla nascita la regola di incorporare nella nostra costellazione solo veicoli a zero emissioni allo scarico, e non tutti quelli dotati di tecnologia carbon neutral. Tuttavia non escludiamo che con l’evoluzione normativa ci possa essere spazio prima o poi per scelte diverse. Tornando all’elettrificazione, oggi non siamo dove due o tre anni fa ci dicevano che il mercato sarebbe stato e  il nostro approccio al tema è ben sintetizzato dalla parola ‘adattamento’: noi seguiremo sempre il mercato e la domanda, sulla quale inevitabilmente impatta e impatterà in futuro la roadmap di transizione dell’Unione Europea. Abbiamo delle scadenze da rispettare e le più importanti non sono state posticipate; certamente seguiamo da vicino tutte le discussioni che mirano a chiedere una regolamentazione più flessibile, ma non prevediamo un cambio radicale di direzione”.

“Quale sarà – chiede infine la stampa – l’impatto su GATE della cessione di IVECO all’indiana Tata?” “Tata è al corrente della nostra esistenza e della joint-venture, e non abbiamo motivo di credere che la cessione possa impattare negativamente sulla nostra operatività. Personalmente vedo questa operazione come un’opportunità piuttosto che una fonte di preoccupazione: è una partnership strategica con l’obiettivo di creare un nuovo player su scala globale e mi sembra logico intercettarne il grande potenziale”.

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