IVECO e Accenture lanciano un innovativo software V2X che migliora la sicurezza stradale, sfruttando la connettività per creare un ecosistema cooperativo di mobilità intelligente.
IVECO, in collaborazione con Accenture, ha presentato un sistema innovativo basato sulla tecnologia V2X (Vehicle-to-Everything) in occasione di “MOST 2025 – L’innovazione che unisce”, evento dedicato alla mobilità sostenibile e digitale. Il progetto rientra nelle attività del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, finanziato dall’Unione Europea attraverso il PNRR. Il nuovo software è stato sviluppato e testato sull’eDaily, il veicolo commerciale elettrico di IVECO, sfruttando la sua piattaforma telematica avanzata. Il cuore del sistema risiede nella capacità di “vedere l’invisibile”, aggregando dati provenienti da sensori di bordo, infrastrutture e altri veicoli per fornire una percezione collettiva dell’ambiente circostante. L’obiettivo è ridurre i rischi su strada, aumentando la consapevolezza situazionale dei conducenti e migliorando la reattività del traffico.
Mobilità connessa: l’ecosistema prende forma
La comunicazione V2X consente lo scambio continuo di informazioni tra veicoli, semafori, sensori e utenti della strada. In questo modo, emergono scenari in cui i veicoli possono anticipare situazioni critiche – ad esempio la presenza di pedoni nascosti o ostacoli non visibili – grazie ai Collective Perception Messages (CPM). Come sottolineato da Fabrizio Conicella (IVECO), il sistema trasforma i veicoli in nodi intelligenti all’interno di una rete cooperativa. Per Alberto Scaglione (Accenture), questa tecnologia rappresenta una pietra miliare verso un modello di mobilità più resiliente ed efficiente, in cui le informazioni condivise migliorano la sicurezza in tempo reale. MOST, da parte sua, evidenzia l’importanza della sinergia tra transizione verde e digitale, due assi portanti per l’evoluzione del settore.
Prospettive operative e impatto sul sistema
Il nuovo software V2X sarà uno dei protagonisti della trasformazione dei sistemi di trasporto, abilitando modelli predittivi e cooperativi in grado di ridurre la congestione e gli incidenti. L’implementazione della mobilità connessa, secondo le linee tracciate da MOST, non riguarda solo l’innovazione tecnica, ma anche l’accessibilità dei servizi, lo sviluppo delle competenze e la promozione dell’occupazione nel settore. La presentazione ufficiale del software avviene in un contesto dinamico, dove IVECO rinnova il suo ruolo di leader nell’ambito della mobilità intelligente. Con l’adozione della tecnologia V2X, l’azienda conferma il proprio impegno nel promuovere una guida più sicura, efficiente e sostenibile – elementi centrali per il futuro della mobilità europea.


