Crediti d’imposta autotrasporto: ASSOTIR chiede chiarimenti urgenti al governo

13 Novembre 2025
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Claudio Donati, Segretario Generale di ASSOTIR
Claudio Donati, Segretario Generale di ASSOTIR

ASSOTIR sollecita un intervento chiarificatore sulla compensazione dei crediti d’imposta per l’autotrasporto: la stretta prevista dalla manovra minaccia la tenuta finanziaria del settore.

ASSOTIR ha inviato una lettera formale al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per chiedere un chiarimento urgente sull’articolo 26 della legge di Bilancio 2026. Al centro della questione c’è la nuova disciplina sulle compensazioni dei crediti d’imposta, la cui formulazione – secondo l’associazione – lascia intendere che dal 1° luglio 2026 potrebbe non essere più possibile utilizzare i crediti derivanti dalle accise sul gasolio per compensare i debiti fiscali e previdenziali. Un’interpretazione che, se confermata, avrebbe ripercussioni molto pesanti sull’autotrasporto. Il credito d’imposta sulle accise rappresenta infatti uno degli strumenti finanziari più rilevanti per le imprese del comparto: ogni veicolo in circolazione beneficia di questa misura per importi che si aggirano su diverse migliaia di euro l’anno. Privare il settore di tale meccanismo significherebbe mettere a rischio la sopravvivenza di moltissime realtà operative, già fortemente provate dai rincari energetici e dalle difficoltà di accesso al credito.

ASSOTIR: «Norma pensata per altri settori, servono esclusioni esplicite»

Claudio Donati, Segretario Generale di ASSOTIR, ha ribadito la richiesta dell’associazione affinché il governo chiarisca pubblicamente che la compensazione del credito d’imposta sulle accise resterà possibile anche dopo il 1° luglio 2026. “Non esiste alcuna ragione – ha dichiarato – per estendere all’autotrasporto una misura ideata per contrastare gli abusi in ambito edilizio”. La posizione è condivisa da molte confederazioni imprenditoriali, che nel corso delle audizioni parlamentari non hanno sollevato dubbi sull’applicazione del nuovo regime alle imprese di trasporto. Tuttavia, l’ambiguità del testo continua ad alimentare incertezza e tensione nel settore. Per questo ASSOTIR invoca un intervento tempestivo che escluda esplicitamente gli autotrasportatori dall’ambito di applicazione della norma.

Crediti d’imposta diesel: senza risposte, rischio default per le imprese

In un contesto già segnato da costi operativi in costante crescita, la possibilità di non poter più contare sui crediti d’imposta diesel come leva di compensazione fiscale rischia di innescare una crisi sistemica nell’autotrasporto. Non si tratta solo di un problema tecnico – chiarisce ASSOTIR – ma di un’urgenza politica e operativa che richiede una risposta immediata. Il settore attende ora un segnale chiaro dalle istituzioni, necessario per evitare una destabilizzazione finanziaria che colpirebbe migliaia di imprese e l’intero sistema logistico nazionale.

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