Rosi, Petit Forestier: efficienza e prossimità, la ricetta per il trasporto refrigerato

INTERVISTA ESCLUSIVA AD ALESSANDRO ROSI, GENERAL MANAGER PETIT FORESTIER ITALIA

Un mercato che sta cambiando, complice la spinta verso l’elettrificazione del trasporto su strada, la complessità tecnica dei mezzi a temperatura controllata e la necessità di un’assistenza sempre più rapida ed evoluta. Per Petit Forestier Italia il 2025 si chiude con un bilancio positivo e con un 2026 che promette nuove sfide, soprattutto sul fronte tecnologico e dell’espansione territoriale. Con Alessandro Rosi, general manager dell’azienda, abbiamo analizzato numeri, strategie e direzioni di sviluppo della filiale italiana, che oltre ai veicoli refrigerati presidia anche il segmento dei container e dei banchi frigo, sempre più integrato con l’offerta principale.

Petit Forestier è stata protagonista anche all’ultima edizione di Solutrans: in questa pagina il lavoro svolto sul nuovo Renault Trafic Van E-Tech Electric

Alessandro Rosi, come si chiude il 2025 per Petit Forestier Italia e quali prospettive vede per il 2026?

Il 2025 è stato un anno decisamente positivo: abbiamo registrato una crescita a doppia cifra e siamo riusciti a mantenere un buon ritmo anche nella seconda parte dell’anno, che tradizionalmente rallenta. A trainare sono stati sia la sottoscrizione di nuovi contratti per il noleggio a lungo termine dei nostri mezzi, che rappresenta il nostro core business, sia il rinnovo delle flotte di alcuni clienti storici. E c’è ancora grande potenziale: in Italia moltissime aziende sono per lo più abituate alla proprietà del veicolo, e questo rende il noleggio un’opportunità reale di crescita. Il 2026 parte con una visione chiara: le Olimpiadi invernali muoveranno soprattutto la componente dei container refrigerati, mentre la domanda di veicoli continuerà a seguire l’andamento del food e della GDO. Noi siamo pronti a consolidare: più service, più flotta dedicata e una presenza sul territorio ancora più capillare.

Il noleggio rimane uno dei modi più smart per inserire mezzi elettrici in flotta. Qual è la vostra offerta e qual è oggi la reale richiesta del mercato?

Il tema dell’elettrificazione applicato al veicolo refrigerato è complesso. Non parliamo solo di un veicolo elettrico, ma dell’integrazione tra tre elementi: telaio, sistema di trazione e gruppo frigo. Tutto viene alimentato dallo stesso pacco batteria, e questo richiede allestimenti ottimizzati e un utilizzo estremamente consapevole. Oggi proponiamo principalmente mezzi allestiti su telai patente B, come l’Iveco eDaily o il Renault Master E-Tech Electric, ma siamo in grado di proporre anche soluzioni “pesanti” come, per esempio, un allestimento che abbiamo realizzato ad hoc per un nostro cliente su un D16 di Renault Trucks. Circa 80 dei nostri veicoli in flotta oggi sono elettrici, un numero significativo se rapportato al mercato isotermico. E la richiesta c’è, soprattutto dalle aziende che operano in ambito urbano, nel farmaceutico, nell’home delivery e nei servizi in ZTL. Il noleggio permette alle imprese di evitare l’investimento iniziale e di testare realmente il mezzo nel suo ciclo operativo. È questo che aiuta a superare le resistenze culturali e i timori sull’autonomia.

Mezzo a temperatura controllata e a trazione elettrica: un binomio che quindi non spaventa più?

Non spaventa, ma non va banalizzato. Un frigo a bordo ha assorbimenti importanti. È fondamentale accompagnare il cliente nella scelta: non basta dire “voglio l’elettrico”: bisogna verificare i percorsi, i tempi di sosta, la presenza di una logistica di ricarica e il tipo di merce. Dove c’è pianificazione, il binomio funziona e dà soddisfazioni.

Petit Forestier è conosciuta per un’assistenza solida e molto apprezzata. State introducendo nuovi servizi per il 2026?

L’assistenza è da sempre uno dei nostri punti di forza. Abbiamo sette  Otto filiali operative, veicoli officina, carri attrezzi dedicati e una rete di partner convenzionati che ci permette di intervenire rapidamente in tutto il territorio. Il nostro obiettivo è uno: ridurre il fermo del cliente. Per questo garantiamo sempre un veicolo sostitutivo. La grande novità del 2026 è l’arrivo di ‘Smart Connect’, sviluppato in collaborazione con Geotab. È più di un sistema di geolocalizzazione: offre manutenzione predittiva, alert su eventuali comportamenti critici del mezzo, analisi degli stili di guida e strumenti utili anche per la reportistica ESG. È un passo avanti verso una gestione più intelligente e trasparente delle flotte.

Come si integra la vostra offerta con le esigenze delle aziende in tema di ottimizzazione dei costi operativi?

Il nostro modello full service toglie all’azienda cliente le incombenze di tutto ciò che non è inerente il suo core business: manutenzione, ATP, revisioni, gestione multe, assistenza, veicolo sostitutivo, fleet management. Un’impresa che usa il mezzo per lavorare spesso non ha una struttura interna che può occuparsene. Il noleggio, invece, trasforma il costo in un canone e libera risorse preziose. Il prezzo d’acquisto di un veicolo refrigerato è ancora molto alto, ma noi proponiamo canoni sostenibili anche grazie al fatto che disponiamo di mezzi immatricolati e pronti alla consegna, riducendo i tempi di attesa. Inutile sottolineare come il tema economico sia ancora più cruciale se si parla di veicolo elettrico.

Quali sono i vostri punti di forza rispetto ai competitor?

Sono soprattutto tre. Primo: la vicinanza ai clienti. Ogni filiale ha referenti commerciali e tecnici stabili, non un call center impersonale. Secondo: la nostra struttura multiprodotto. Oltre ai veicoli refrigerati abbiamo container refrigerati e banchi frigo, e questo ci permette di seguire qualsiasi esigenza del mondo del freddo. Terzo: la velocità. Il poter disporre di una struttura dedicata all’allestimento direttamente in Italia (a Rivalta ndr) ci permette di accorciare enormemente i tempi di consegna. Oggi un mezzo nuovo può arrivare al cliente in sei mesi, un valore molto competitivo in questo segmento.

ALESSANDRO ROSI – LA BIO

Classe 1972, nato a Viareggio  (LU), Alessandro Rosi è da giugno 2024 General Manager di Petit Forestier Italia. Laureato in Economia, vanta un’esperienza pluriennale nel settore del noleggio e della logistica applicata al trasporto refrigerato. Prima di approdare al Gruppo francese ha ricoperto ruoli manageriali in aziende del noleggio automotive e dei servizi alla mobilità, maturando una visione completa della gestione flotte e dell’organizzazione dei processi operativi. Oggi guida la filiale italiana Petit Forestier con un approccio orientato al servizio, alla digitalizzazione e allo sviluppo del business del freddo mobile.

Esatto. Da circa un anno realizzate l’allestimento dei vostri veicoli direttamente in Italia a Rivalta. Che vantaggi offre ai clienti questa soluzione?

Ha cambiato tutto. Prima i telai andavano in Francia per essere allestiti e poi tornavano in Italia per immatricolazione e consegna. Ora riceviamo i kit dalla Francia e ci occupiamo internamente di ogni fase dell’allestimento e della messa su strada. Questo permette di eliminare mesi di attesa e rende più rapido ogni intervento successivo. Ma non è solo un tema di tempi: significa anche poter gestire modifiche, adattamenti e personalizzazioni con maggiore agilità. Il cliente sente la differenza.

Qual è l’andamento di Zefirent e quale ruolo ha nell’offerta complessiva?

Zefirent non nasce per fare numeri in termini di volumi, ma per completare la nostra offerta. Ad oggi parliamo di una cinquantina di veicoli non ATP dedicati a chi, avendo una flotta composta principalmente di mezzi refrigerati, ha bisogno di un veicolo non refrigerato, furgonato o cassonato. Per noi l’offerta Zefirent può rappresentare una porta d’ingresso con nuovi clienti e/o un’ulteriore opportunità di business con clienti già acquisiti: con Zefirent entriamo dove poi possiamo proporre veicoli per il trasporto refrigerato, o viceversa.

Uno sguardo al futuro: quali saranno i temi chiave del 2026 di Petit Forestier?

Tre priorità: digitalizzazione, service e territorio. Smart Connect porterà analisi predittive e gestione proattiva dei mezzi. L’assistenza diventerà ancora più capillare. E vogliamo crescere al Sud: partiremo dalla Campania e valuteremo Puglia e Sicilia, due mercati con enormi potenzialità nel food. Infine l’AI. A breve i nostri commerciali potranno disporre di strumenti che, in poco tempo, saranno in grado di fornire tutte le informazioni e la storicità del cliente per offrire un livello di supporto ancora più elevato. È un salto culturale, ed è la direzione giusta: più tempo per le relazioni, meno tempo sprecato in attività ripetitive e amministrative.

Il presidio del freddo statico: container e banchi frigo

Il business dei container e dei banchi frigo è una delle leve strategiche per Petit Forestier Italia, soprattutto in un mercato che chiede sempre più flessibilità nelle fasi di stoccaggio e nelle operazioni di logistica last-mile. Oltre al noleggio dei veicoli refrigerati, la divisione dedicata al freddo statico offre soluzioni modulari pensate per supermercati, realtà del food service, operatori del farmaceutico e aziende che gestiscono picchi stagionali o attività temporanee. I container refrigerati, disponibili in varie dimensioni e configurazioni, rappresentano un’estensione naturale della catena del freddo: possono diventare magazzini mobili, supporti per eventi, strutture di back-up in caso di fermo impianto, oppure veri e propri punti di stoccaggio avanzato nei centri urbani. Il tutto con temperature controllate e monitorabili, manutenzione inclusa e tempi di installazione estremamente ridotti. Accanto a questi, i banchi frigo completano l’offerta con soluzioni pensate per la GDO, per i temporary store e per le aziende che devono ampliare rapidamente la capacità espositiva senza investire in acquisto o infrastrutture permanenti. Anche in questo caso, il valore aggiunto è il servizio: consegna rapida, manutenzione dedicata, sostituzioni immediate e un catalogo che copre tutte le esigenze espositive del fresco e del surgelato. L’integrazione fra veicoli, container e banchi frigo crea un ecosistema unico nel settore: una catena del freddo completa, interamente noleggiabile e sostenuta da una rete di assistenza che permette alle aziende di concentrare risorse e investimenti sul proprio core business. Una leva che, nel 2026, avrà un ruolo sempre più centrale nella strategia italiana del gruppo.

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