ANITA interviene nel dibattito europeo chiedendo al Governo di sostenere l’introduzione degli EMS, veicoli ad alta capacità per un trasporto merci sostenibile, sicuro ed efficiente.
Nel pieno del negoziato europeo sulla revisione della direttiva che regola pesi e dimensioni dei mezzi pesanti, ANITA – l’associazione che rappresenta le imprese di autotrasporto merci e logistica in ambito Confindustria – prende posizione a favore dell’integrazione degli European Modular System (EMS) nella rete italiana. Questi veicoli, lunghi fino a 25,25 metri e con una massa complessiva che può arrivare a 60 tonnellate, offrono una soluzione ad alta capacità per il trasporto merci sostenibile. Il presidente Riccardo Morelli sottolinea che “non esiste alcun conflitto tra EMS e sicurezza stradale”: le sperimentazioni già condotte in vari Paesi dimostrano che, pur essendo più pesanti, tali veicoli hanno un carico per asse inferiore e incidono meno sull’usura dell’infrastruttura stradale. La Commissione europea ne ha riconosciuto il potenziale, inserendoli nella bozza di direttiva con l’intento di aumentarne la diffusione a livello transfrontaliero, nel quadro di una logica di decarbonizzazione del trasporto su gomma.
Benefici ambientali, economici e logistici
Gli EMS permettono di trasportare maggiori volumi con meno viaggi, riducendo il numero di veicoli in circolazione, la congestione stradale e le emissioni di CO₂ – elementi cruciali in un’ottica di trasporto merci sostenibile. Secondo ANITA, l’introduzione di questi convogli innovativi in Italia rappresenterebbe un’occasione concreta per accrescere la competitività del settore logistico nazionale, oggi penalizzato rispetto ad altri Paesi UE già operativi in tal senso. Morelli aggiunge che “i timori sull’impatto negativo degli EMS sull’intermodalità non sono fondati”, e anzi potrebbero favorire l’uso combinato strada-rotaia, agevolando l’accesso ai nodi ferroviari. L’Italia, secondo l’associazione, avrebbe già oggi tutti gli strumenti per avviare una sperimentazione mirata sul territorio.
Proposta per una rete EMS dedicata
ANITA propone l’apertura di un tavolo tecnico per individuare una rete stradale adatta alla circolazione degli EMS, analogamente a quanto già avviene nei Paesi europei che li utilizzano in regime ordinario. La creazione di corridoi specifici è ritenuta condizione necessaria per garantire un’implementazione sicura e progressiva. L’associazione sollecita pertanto il Governo a non perdere questa opportunità strategica, che potrebbe contribuire a ridurre l’impatto ambientale del trasporto merci e a colmare il divario competitivo con altri Paesi europei. La posta in gioco, sottolinea ANITA, è alta: efficienza logistica, sostenibilità e leadership industriale.