“Possibili pratiche commerciali scorrette relative alle informazioni fornite ai consumatori su autonomia dichiarata, perdita di capacità delle batterie e limitazioni della garanzia convenzionale”. È questa la motivazione che ha spinto l’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ad avviare quattro istruttorie nei confronti di BYD, Stellantis, Tesla e Volkswagen.
L’Antitrust si sofferma su autonomia e capacità delle batterie
Secondo l’Antitrust, le case automobilistiche potrebbero aver fornito indicazioni generiche o contraddittorie sui loro siti web riguardo all’autonomia effettiva dei veicoli elettrici, senza specificare chiaramente i fattori che la influenzano, come stile di guida, condizioni climatiche, utilizzo di climatizzatore o riscaldamento e tipologia di percorso. Inoltre, non sarebbero state fornite informazioni chiare sulla naturale perdita di capacità delle batterie nel tempo né sui limiti delle garanzie offerte.
Ispezioni presso le sedi delle aziende
L’Autorità, con il supporto del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha già effettuato ispezioni presso le sedi delle aziende coinvolte per verificare la correttezza delle pratiche adottate. Le indagini mirano a garantire trasparenza e correttezza nei confronti dei consumatori, in linea con il Codice del Consumo. Non è la prima volta che inchieste di questo tipo coinvolgono il settore automobilistico: i dati su consumi, emissioni e prestazioni sono spesso al centro di controversie, come dimostrato dal caso Dieselgate.