AdSP Mare di Sicilia Occidentale al centro della nuova politica europea: nasce la società Porti d’Italia
L’Unione Europea riscopre il Mediterraneo come fulcro strategico per la crescita economica, la transizione energetica e la competitività logistica. Una visione confermata al convegno “Noi, il Mediterraneo”, svoltosi a Palermo, dove l’AdSP Mare di Sicilia Occidentale ha rivendicato un ruolo centrale per i porti del Sud nella nuova strategia mediterranea. A sottolinearlo è stata Annalisa Tardino, commissario dell’Autorità di Sistema Portuale, che ha parlato di un “cambio di vento” in seno all’Europa, finalmente attenta a una politica portuale integrata e funzionale alla competitività dell’intero continente. La Sicilia, secondo Tardino, è destinata a diventare snodo cruciale per le reti energetiche e logistiche, in virtù di una posizione geografica che la pone al crocevia tra Europa, Africa e Medio Oriente.
Porti del Sud al centro della nuova governance
Durante il convegno, è arrivato anche l’annuncio del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sull’istituzione della società “Porti d’Italia”, che sarà operativa a partire da lunedì con l’approvazione in Consiglio dei Ministri. La nuova struttura avrà il compito di coordinare le strategie nazionali in ambito portuale, mettendo a sistema gli scali italiani per garantire efficienza e coerenza nelle politiche di sviluppo. “In Sicilia – ha affermato Salvini – sono già in corso investimenti infrastrutturali per oltre 22 miliardi di euro”, cifra che testimonia l’attenzione riservata alla regione. Il ministro ha inoltre confermato per la primavera del 2026 l’avvio operativo del progetto per il Ponte sullo Stretto, definendolo un’opera capace di generare benefici per l’intero comparto portuale meridionale, contribuendo a rendere il Mediterraneo “il cuore pulsante di una nuova Europa”.
Investimenti e visione pragmatica
Tardino ha ribadito l’urgenza di politiche concrete e di un approccio pragmatico da parte delle istituzioni europee, segnalando un fabbisogno infrastrutturale di almeno 350 milioni di euro per adeguare e potenziare i porti siciliani. “Solo con investimenti mirati – ha dichiarato – sarà possibile restituire centralità al Sud e alla Sicilia nel contesto della strategia mediterranea”. Il rilancio dell’area non può prescindere da una pianificazione che tenga conto delle esigenze energetiche, della logistica sostenibile e della sicurezza degli approvvigionamenti. L’AdSP Mare di Sicilia Occidentale, in questo scenario, si propone come attore di riferimento, in grado di attrarre risorse, coordinare interventi e proporre soluzioni operative. Il convegno di Palermo ha così segnato un momento di sintesi tra visione locale e orizzonte europeo, confermando che il Mediterraneo torna ad essere teatro di sviluppo e cooperazione, dopo decenni di marginalizzazione politica ed economica.


