FAI-Conftrasporto denuncia l’esclusione dei camion dal regolamento europeo sulle emissioni: il settore chiede neutralità tecnologica e guarda a un’alleanza con gli agricoltori
Il mondo dell’autotrasporto lancia un segnale forte a Bruxelles. Dopo la manifestazione degli agricoltori contro i tagli alla PAC, anche FAI-Conftrasporto esprime piena solidarietà alla protesta e denuncia una nuova esclusione ai danni del settore. Nel mirino l’emendamento al regolamento europeo sulle emissioni di CO₂: le nuove flessibilità previste per auto e van non riguarderanno i mezzi pesanti. Un’esclusione definita “sorprendente” da Paolo Uggè, presidente dell’associazione, che si interroga sul senso di un doppio standard tra veicoli leggeri e camion, in un contesto in cui l’autotrasporto è già fortemente penalizzato da barriere normative e politiche ambientali rigide.
Richiesta di neutralità e risposta immediata
La richiesta è chiara: riconoscere il principio della neutralità tecnologica senza vincoli ideologici, aprendo a tutte le soluzioni – non solo ai carburanti sintetici. Secondo Uggè, il rischio concreto è la chiusura di migliaia di piccole e medie imprese italiane della logistica, che oggi rappresentano un’eccellenza riconosciuta a livello globale. L’appello si rivolge direttamente agli eurodeputati italiani, invitati ad agire prima che le imprese vengano schiacciate da regolamenti inadeguati. “Il tempo delle discussioni è finito, ora servono risposte sensate da Bruxelles”, afferma Uggè. Intanto, tra le sigle dell’autotrasporto si valuta l’ipotesi di un fronte comune con il comparto agricolo per contestare insieme scelte giudicate irrazionali e penalizzanti.