Caldo estremo e autotrasporto: le misure per proteggere autisti e logistica

1 Luglio 2025
1 min read

Il caldo diventa una sfida sempre più pressante nel settore dei trasporti: cabine climatizzate, sospensione delle rotte a rischio e nuove ordinanze regionali per salvaguardare i lavoratori del trasporto su gomma.

Le ondate di caldo estremo stanno ridefinendo le regole del trasporto su gomma, mettendo sotto pressione autisti, infrastrutture e organizzazioni logistiche. Temperature superiori a 35 °C compromettono la sicurezza stradale, aumentando i rischi di surriscaldamento dei camion, deformazioni dell’asfalto e perdita di attenzione da parte degli autisti. La nuova versione del CCNL trasporti e logistica ha introdotto misure innovative: cabine climatizzate per i mezzi pesanti, tettoie nei piazzali, controllo costante della temperatura e sospensione del lavoro solitario. In caso di allerte meteo emesse dalla Protezione civile, le aziende devono valutare i rischi, ridurre i carichi di lavoro e, se necessario, sospendere le rotte più esposte al caldo, garantendo comunque la retribuzione degli autisti. Queste azioni puntano a prevenire colpi di calore, disidratazione e cali di attenzione, pericolosi non solo per i conducenti ma anche per gli altri utenti della strada.

Le ordinanze regionali a tutela dei lavoratori nella logistica

Parallelamente alle disposizioni contrattuali, le regioni stanno adottando provvedimenti specifici per fronteggiare il caldo autotrasporto. L’Emilia-Romagna ha inserito, per la prima volta, anche i piazzali della logistica nell’ordinanza che vieta il lavoro tra le 12:30 e le 16 in presenza di temperature estreme. Iniziative simili sono state avviate da Lazio, Sardegna, Abruzzo e Lombardia, con ordinanze che entrano in vigore proprio nei giorni in cui le previsioni meteo segnalano picchi superiori ai 36 °C. Queste ordinanze si basano sui bollettini di rischio pubblicati sul portale worklimate.it e introducono limiti operativi per edilizia, agricoltura, florovivaismo e, appunto, logistica. Il riconoscimento ufficiale dei rischi specifici per i lavoratori della filiera distributiva segna un passo avanti nella tutela di chi opera all’aperto, esposto a temperature sempre più estreme a causa dei cambiamenti climatici.

Strategie aziendali: formazione, manutenzione e logistica del freddo

Per affrontare il caldo autotrasporto in modo efficace, le aziende devono adottare strategie integrate: manutenzione straordinaria dei mezzi, formazione degli autisti per la gestione delle emergenze climatiche, pianificazione intelligente delle rotte evitando le ore centrali della giornata e garantendo pause adeguate. È fondamentale rafforzare la logistica del freddo con sistemi di monitoraggio continuo delle temperature nei vani refrigerati e gruppi frigo dotati di backup energetico. Solo un approccio coordinato tra aziende, autisti, sindacati e istituzioni potrà ridurre i rischi per la salute dei conducenti e preservare la continuità operativa della filiera, soprattutto per realtà come Amazon, sempre più dipendenti dalla puntualità delle consegne anche in condizioni climatiche estreme.

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