A seguito dell’incidente del 4 novembre 2025 a Louisville, in cui un MD-11F di UPS è precipitato causando 14 vittime, le compagnie FedEx e UPS hanno deciso di sospendere l’intera flotta MD-11 in via precauzionale. L’aereo, diretto alle Hawaii, si è schiantato dopo il decollo dall’aeroporto internazionale Muhammad Ali a causa del distacco del motore sinistro, alimentando un incendio che ha portato all’esplosione dell’aeromobile. Boeing, attuale proprietario del progetto MD-11 in seguito alla fusione con McDonnell Douglas, ha raccomandato lo stop operativo per permettere ulteriori analisi ingegneristiche. UPS, che contava 27 MD-11 prima dell’incidente, e FedEx, con 28 aerei attivi su 58 totali, hanno aderito immediatamente alla richiesta, attivando piani di emergenza per limitare le ripercussioni logistiche.
Sicurezza sotto la lente: indagini in corso
Il volo UPS 2976 avrebbe subito un guasto meccanico fatale al motore sinistro, che secondo i rilievi preliminari del National Transportation Safety Board si sarebbe staccato durante la fase di decollo. Le registrazioni di sicurezza mostrano l’ala sinistra avvolta dalle fiamme; dopo un allarme prolungato di 25 secondi in cabina, l’aereo ha guadagnato una minima altitudine prima di schiantarsi su strutture commerciali. L’MD-11 coinvolto, costruito nel 1991 e convertito in cargo nel 2006, era stato sottoposto a interventi di manutenzione strutturale solo settimane prima. La manutenzione, effettuata a San Antonio, aveva rilevato crepe e corrosione in punti sensibili della struttura, riparati ma ora al centro dell’attenzione investigativa.
Un modello a fine corsa
La flotta MD-11, seppur ormai prossima al pensionamento, è stata un pilastro del trasporto merci globale. FedEx, suo principale operatore, aveva già avviato un piano di ritiro graduale, estendendolo recentemente al 2032. UPS segue un percorso simile, sostituendo gradualmente gli MD-11 con Boeing 767-300F. Tuttavia, l’incidente potrebbe accelerare l’uscita di scena del modello, già noto per la complessità di gestione e l’efficienza limitata. L’MD-11 – derivato dal DC-10 e fuori produzione dal 2000 – ha rappresentato per anni una soluzione conveniente per il cargo, ma l’età media avanzata e i recenti rischi strutturali ne mettono ora in discussione la sicurezza operativa.


