Società del Gruppo Tesya, CGT Trucks è concessionaria DAF dal 2013, nonché tra i leader italiani nel noleggio dei veicoli industriali, con una flotta attualmente composta da più di 750 camion. Il dealer, che ha la sua sede a San Giuliano Milanese, alla periferia sud della metropoli, offre dunque un ventaglio importante di servizi ad una platea di clienti da tempo individuata tra le aziende di trasporto con flotta fino a 100 veicoli: non solo vendita di mezzi pesanti nuovi ed usati, ma anche noleggio a lungo, breve e brevissimo termine, senza dimenticare la formula del semi nuovo garantito. Un’ampia offerta che ha permesso a CGT Trucks di chiudere il 2023 con un fatturato di 39 milioni di euro, confermando il trend di crescita costante degli ultimi anni. Una realtà che abbiamo voluto cogliere in questo momento di grande espansione raccogliendo le parole dell’amministratore delegato Franco Greco.
Franco Greco, quali sono gli elementi di differenziazione e di valore della vostra realtà, e come sono andati per CGT Trucks i primi sei mesi di questo 2024?
CGT Trucks si contraddistingue per il suo modello ibrido, nel senso che siamo concessionaria, una delle 17 mandatarie di DAF Trucks sul territorio italiano, ma offriamo anche il servizio di noleggio: il nostro grande valore aggiunto è proprio questo, la garanzia di una grande flessibilità nella proposta ai clienti. Il mercato 2024, sorvolando sui numeri dell’immatricolato e sulle quote di certi costruttori che sembrano a tutti gli effetti diretta conseguenza di consegne ai flottisti, è stato fin qui un po’ altalenante in termini di domanda. È partito con entusiasmo nei primi tre mesi, ha rallentato nel secondo trimestre, e ora è da capire come proseguirà nella prossima parte dell’anno. CGT Trucks, muovendosi sia in ambito noleggio che vendita, ha registrato una buona raccolta di ordini in questi primi sei mesi, ed entrando ancora di più nello specifico, il 50 per cento delle nostre vendite ha interessato proprio il segmento dei carri che per la loro vita media e le caratteristiche di allestimento si sposano meglio con l’idea dell’acquisto che con il noleggio.
Altro importante tassello del vostro business, scelta che ben rispecchia il mix del mercato, è il veicolo usato…
Sì, l’usato, prevalentemente DAF, sta performando bene, e rappresenta circa il 60 per cento degli ordini che abbiamo acquisito fin qui. Si tratta di veicoli che arrivano a CGT Trucks come permuta in conseguenza di una vendita o di un noleggio, ma sono soprattutto ex-flotta, e per questi mezzi, più che usato ci piace utilizzare la definizione semi nuovo garantito, o Ex-Rent. Si tratta di camion dei quali conosciamo vita, morte e miracoli e che garantiamo come CGT Trucks da 6 a 12 mesi, dipende dai chilometri e dall’anzianità. È uno strumento che permette alle aziende di aggiudicarsi un veicolo affidabile a prezzi sensibilmente inferiori rispetto al nuovo.
Quanto al noleggio la vostra azienda è un’antesignana sul tema: come nasce l’idea e come è organizzato oggi?
Il noleggio è la sintesi del servizio, e l’anima della nostra volontà di differenziarci. Siamo stati pionieri dieci anni fa iniziando grazie all’esperienza del Gruppo nel settore del movimento terra e dei carrelli. È una formula che sottintende un pacchetto di servizi, dando all’imprenditore la possibilità di rimanere concentrato sulla sua attività per organizzare le tratte, i contratti, trovare gli autisti e, senza preoccuparsi dei veicoli, investire tempo e risorse sul core business aziendale. Inoltre è una soluzione che assicura una grande flessibilità: non parliamo solo di noleggio a lungo termine, ma anche di breve termine, per coprire eventuali picchi, e di brevissimo, per chi ha necessità di un veicolo a disposizione per un periodo limitato, magari solo di un mese. In definitiva il nostro è un vero e proprio portafoglio di offerte con il quale ci presentiamo ai clienti per comporre il pacchetto più adeguato alle specifiche esigenze e mantenendolo flessibile nel tempo con possibilità di cambiare in corsa: acquisto di nuovo e usato, noleggio a lungo, breve e brevissimo termine, e infine Ex-Rent. Il nostro approccio non è quello di proporre ciò che abbiamo, ma è di cercare insieme al cliente la migliore soluzione. Cliente che d’altra parte grazie al mix all’interno del parco veicolare riesce ad evidenziare i giusti valori di investimento.
Il noleggio continuerà a crescere anche nei prossimi anni?
Rimarrà un trend positivo, soprattutto nei trattori oltre le 16 tonnellate, segmento nel quale attualmente rappresenta circa il 6-7 per cento dell’immatricolato. Crescerà probabilmente con una maggiore accelerazione nei prossimi anni, qualora nell’autotrasporto si vedano finalmente realizzate le aggregazioni auspicate da più parti e i gruppi investano con sempre maggior convinzione in magazzini e servizi di logistica, evitando di bloccare capitali nell’acquisto di veicoli. Per questo abbiamo in previsione di aumentare il nostro parco di mezzi a noleggio, che nei prossimi tre anni dovrebbe raggiungere le mille unità. Se li gestiamo tutti dalla nostra sede? Sì, e abbiamo predisposto anche un servizio interno di Customer Care, con un numero che il cliente può contattare durante il giorno per qualsiasi necessità. Per quanto riguarda l’orario notturno ci avvaliamo del programma ITS di DAF, con copertura sia in Italia che all’estero.
Rimanendo sul noleggio, avete in previsione di uscire prima o poi dall’ambito trattori, esplorando nicchie diverse?
Già all’interno del mondo dei trattori abbiamo sviluppato diverse nicchie dal punto di vista dell’allestimento, e penso ad esempio all’isotermico e al cavacantiere. Non escludiamo di ricercare presto ambiti diversi.
Se potesse risolvere tre problematiche del nostro settore, quali sceglierebbe?
Subito il supporto verso una transizione ecologica sana, e in questo il noleggio credo sia uno strumento per permettere alle aziende di svecchiare il proprio parco con veicoli di ultima generazione, per raggiungere anche target importante in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni. Siamo in attesa dell’idrogeno, con l’elettrico che a mio parere avrà una finestra limitata, probabilmente sulla patente B e sul trasporto regionale, e soltanto per certe missioni. Di conseguenza ancora per diversi anni sarà importantissimo avere un prodotto endotermico aggiornato. Secondo problema che andrebbe risolto il prima possibile è quello relativo alla carenza di autisti: forse mettere loro in mano veicoli dotati di ogni comfort – e accessibili ad un numero sempre maggiore di aziende, proprio con la formula del noleggio – può essere un tassello importante. Non dimentichiamo mai che le persone fanno la differenza, e questo è fondamentale che venga riconosciuto a tutti i livelli. Terzo problema, le tariffe dell’autotrasporto: il fatto di togliere ossigeno all’autotrasportatore ha veramente poco senso, ma in ogni caso, come già detto, il noleggio può aiutare le aziende a rifiatare e ad investire per crescere. Non è che identifichi nella formula del noleggio la soluzione a tutti i mali, sicuramente lo vedo quale strumento di aggiornamento e di miglioramento del settore in generale.
Dove sarà CGT Trucks tra cinque anni?
Saremo in una posizione di leadership di mercato: anche i grandi clienti avranno iniziato a guardare al noleggio con interesse e a quel punto la nostra azienda sarà pronta ad accoglierli con un ventaglio completo di servizi, anche digitali, a cominciare dalle piattaforme dati per aiutarli a gestire al meglio le informazioni e apportare tutte le eventuali modifiche in corso alla composizione della flotta sulla base delle esigenze riscontrate grazie ai numeri. La nostra azione sarà inoltre sempre più dettata con precisione dagli obiettivi ESG che insieme al Gruppo, stiamo perseguendo:Tesya ha redatto il suo primo Bilancio di Sostenibilità nel 2022, in anticipo rispetto a quanto richiesto a quel tempo dalla normativa vigente. Questo è un mondo in evoluzione, è un old business che ha bisogno di nuovi servizi, e noi ci porremo sempre di più come interlocutori dei nostri clienti, per studiare insieme a loro le feature customizzate sulle loro esigenze. Fondamentali sono e saranno sempre di più tutte le persone di CGT Trucks: la differenza in una società di servizi passa proprio attraverso di loro.
Bio
Nato a Zurigo nel 1960, Franco Greco è cresciuto in Liguria, a Bordighera. Sposato, tre figli, ingegnere aeronautico, entra nel 1990 nel Gruppo Tesya dove ricopre vari incarichi in diversi mercati. “Non mi sono mai annoiato: ho iniziato nel movimento terra, un passaggio nelle macchine compatte, poi sono passato ai carrelli elevatori, alla parte energia, e adesso al settore dei veicoli industriali. Riscontrando un unico filo conduttore: la volontà del Gruppo di portare valore attraverso i servizi.” Grande appassionato di basket, che ha vissuto arrivando sui parquet della Serie C, oggi Franco Greco nel tempo libero gioca a tennis ed è un vorace lettore.