Paolo Uggè, presidente di FAI Conftrasporto, è tra i primi ad aver sollevato a livello europeo il tema della neutralità tecnologica nella transizione ecologica.
Paolo Uggè, presidente di FAI Conftrasporto, è tra i primi ad aver sollevato a livello europeo il tema della neutralità tecnologica nella transizione ecologica.

Green Deal: FAI Conftrasporto accoglie il cambio di rotta Ue sulla neutralità tecnologica

17 Dicembre 2025
1 min read

Il presidente Uggè: “Si abbandona un’impostazione ideologica. Così si tutela anche la competitività”

L’annuncio di una revisione delle politiche ambientali europee, con l’inserimento della neutralità tecnologica come principio guida nella cornice del Green Deal, rappresenta per FAI Conftrasporto un cambio di passo significativo. La Federazione, da tempo critica verso un approccio unilaterale e prescrittivo, aveva già nel 2024 – in occasione delle elezioni europee – lanciato un allarme sul rischio di una transizione fondata più su divieti che su soluzioni realistiche. Secondo il presidente Paolo Uggè, la posizione assunta da Bruxelles corregge «una scelta ideologica e sbilanciata» che, se portata avanti, avrebbe penalizzato l’autotrasporto e altri comparti produttivi senza offrire alternative concrete. Per la Federazione, l’apertura alla pluralità delle soluzioni tecnologiche è la sola strada percorribile per coniugare tutela dell’ambiente e sostenibilità economica delle imprese.

Un principio guida per una transizione equa

Il principio di neutralità tecnologica, secondo quanto affermato da Uggè, dovrà ora diventare il perno delle politiche Ue sul clima e sulle emissioni. La possibilità di adottare tecnologie diverse per raggiungere gli obiettivi ambientali – senza imposizioni a priori – consente un percorso più graduale, credibile e socialmente sostenibile. Una transizione che tenga insieme competitività, lavoro e ambiente è infatti l’obiettivo dichiarato da FAI Conftrasporto, che rivendica il merito di aver avviato il dibattito quando ancora prevaleva un orientamento ideologico. L’auspicio è che la nuova impostazione si traduca in strumenti normativi flessibili e in incentivi concreti, capaci di accompagnare davvero le imprese nel processo di trasformazione.

Un ruolo attivo del settore trasporti

Per il settore dell’autotrasporto, la neutralità tecnologica significa soprattutto libertà di innovare secondo le proprie capacità, evitando soluzioni calate dall’alto che rischiano di essere insostenibili in termini operativi e finanziari. Secondo FAI Conftrasporto, la nuova apertura dell’Unione europea apre finalmente un confronto più realistico tra istituzioni e imprese. «Se oggi Bruxelles rivede le proprie posizioni – ha concluso Uggè – è anche perché è emersa la necessità di superare una visione astratta, costruendo politiche più aderenti alla realtà dei sistemi produttivi». Il tema resta centrale per il futuro della mobilità e dell’economia europea, e la Federazione promette di continuare a vigilare affinché gli indirizzi attuali si traducano in misure concrete e coerenti con le esigenze del settore.

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