Con un’operazione strategica Grendi entra nel capitale di Dario Perioli, creando un polo della logistica Nord Africa solido, competitivo e proiettato in chiave europea.
Il Gruppo Grendi prosegue la sua espansione con un’operazione che segna una tappa cruciale nel panorama della logistica Nord Africa. Il 5 agosto 2025 è stato ufficializzato l’ingresso di Grendi Trasporti Marittimi S.p.A. nel 70% del capitale della storica Dario Perioli S.p.A., fondata a La Spezia nel 1908 e specializzata nei collegamenti marittimi con Algeria, Tunisia e Marocco. Il restante 30% resta in mano all’attuale amministratore delegato Michele Giromini, che ne manterrà la guida operativa. L’integrazione punta a consolidare una realtà da 150 milioni di euro di fatturato e circa 350 addetti, forte di una tradizione combinata di 320 anni di esperienza.
Le sinergie derivanti dall’operazione — in termini di flotte, terminal, intermodalità e competenze doganali — rafforzano la capacità del nuovo polo logistico di presidiare in modo efficiente e sostenibile i traffici tra Europa e sponda sud del Mediterraneo. Il contesto geopolitico favorevole, spinto anche dal recente vertice Italia–Algeria e dalle linee guida del Piano Mattei, favorisce l’espansione dei flussi commerciali nell’area, confermando la logistica Nord Africa come asse strategico della nuova alleanza.
Identità distinte, visione comune
Nonostante l’integrazione, Dario Perioli continuerà ad operare con piena autonomia e identità propria. Il modello logistico risultante combina le competenze nel trasporto containerizzato di Grendi con l’esperienza di Perioli nei carichi tradizionali e alla rinfusa, in un sistema integrato che si estende da Marina di Carrara fino alle coste nordafricane. I due terminal — MDC Terminal e Grendi Terminal — diventano così snodi cruciali per le rotte commerciali tra Italia e Nord Africa.
“L’unione con Perioli rafforza la nostra capacità di risposta alle sfide logistiche internazionali” – ha dichiarato Costanza Musso, AD Grendi – “e contribuisce a un modello efficiente e a basso impatto ambientale.” Soddisfazione condivisa anche da Michele Giromini, che ha sottolineato la continuità gestionale e la valorizzazione del capitale umano come elementi chiave dell’accordo.
Una sinergia che guarda al futuro — alla crescita, alla sostenibilità, e a una logistica Nord Africa che diventa, ora più che mai, cuore pulsante del Mediterraneo.