Guido Pietro Bertolone è stato nominato presidente di Fedit, la federazione nazionale che rappresenta oltre mille imprese attive nei settori della logistica e trasporti, della corrieristica e dell’autotrasporto. La nomina è avvenuta a Roma, il 19 novembre 2025, in un momento chiave per l’intero comparto. Con oltre 25 anni di esperienza nel settore – dalla supply chain alla logistica di magazzino, fino ai servizi di spedizione – Bertolone porta in Fedit una visione fortemente orientata alla trasformazione digitale e al dialogo istituzionale. Attuale CEO di GLS Italy ed ex Group CEO di Arcese, il nuovo presidente subentra a Giuseppe Cela, che continuerà a collaborare con la Federazione in qualità di responsabile di Fedit Servizi. Un cambio di vertice che non segna una rottura, ma un potenziamento dell’azione associativa, nel segno della continuità e dell’unità di rappresentanza.
Nuova leadership per una visione condivisa
La nomina di Bertolone arriva in una fase cruciale per la logistica e trasporti in Italia, alle prese con sfide complesse legate alla competitività, alla sostenibilità e alla transizione digitale. Il nuovo presidente ha dichiarato di voler rafforzare il ruolo di Fedit come riferimento per le imprese associate, sottolineando l’importanza di un riconoscimento pieno del valore economico e sociale del comparto. Tra le priorità: rendere più efficace il confronto con le istituzioni e promuovere un’evoluzione del settore capace di affrontare i cambiamenti del mercato. Secondo Stefania Pezzetti, CEO di BRT ed ex presidente di Fedit, la nuova leadership rappresenta “una sintesi tra competenze complementari e una visione unitaria”, fondamentale per consolidare la rappresentanza del settore. Anche Michela Crecco, presidente della sezione Fedit dedicata ai servizi per la distribuzione urbana, ha evidenziato il significato di “cohesione e apertura” che caratterizza questa nuova fase.
Un comparto essenziale per il sistema Paese
Con l’arrivo di Bertolone, Fedit rafforza la propria posizione strategica in un settore che costituisce una vera e propria infrastruttura invisibile ma indispensabile per l’economia nazionale. La logistica e trasporti non sono solo funzioni operative, ma componenti essenziali per garantire la continuità delle attività produttive e dei consumi in tutto il Paese. Lo ha sottolineato anche Valter Lannutti, presidente del gruppo omonimo, parlando di “un’occasione concreta per valorizzare il comparto come infrastruttura di pubblica utilità”. Il nuovo corso della Federazione si presenta quindi come un’opportunità per dare maggiore peso politico e istituzionale a un settore spesso trascurato ma centrale per la competitività italiana. Il consolidamento interno e l’apertura al cambiamento tecnologico saranno le direttrici principali su cui si muoverà il mandato appena iniziato.


