Incentivi 2024: ecco a chi spettano e come richiederli

Sarà possibile usufruire degli incentivi a partire dal 3 giugno, ore 10.00. Un miliardo di euro per finanziare l'acquisto di veicoli a basse emissioni
27 Maggio 2024
1 min read
incentivi

Saranno attivi ufficialmente a partire dal 3 giugno (ore 10.00) gli incentivi 2024 per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. Il Ministero della Imprese e del Made in Italy ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm: per l’Ecobonus 2024 saranno disponibili risorse pari a 950 milioni di euro a cui si aggiungono 50 milioni per i veicoli per l’anno in corso, stanziati dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, per un totale di un miliardo di euro.

Incentivi 2024: tutte le novità

Tra le novità, sono previsti contributi proporzionali alla classe ambientale del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5. Viene incentivato l’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e con motore termico con emissioni di CO2 fino a 135 g/km, nonché di motocicli, ciclomotori, elettrici e non elettrici, e di veicoli commerciali leggeri.

Il prezzo di listino, compresi gli optional e IVA esclusa, non deve superare i 35 mila euro per le auto delle fasce 0-20 g/km (elettriche) e 61-135 g/km (termiche), e i 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km (ibride plug-in).

53 milioni di euro destinati ai veicoli commerciali leggeri

Dei complessivi 950 milioni disponibili, circa 240 milioni saranno destinati a incentivare l’acquisto di vetture con emissioni di CO2 tra 0 e 20 g/km, tipicamente elettriche, con un prezzo pari o inferiore a 35 mila euro, IVA esclusa. Senza rottamazione, è previsto un contributo di 6mila euro per la fascia 0-20 e di 4mila euro per la fascia 21-60.

Rottamando un veicolo Euro 4, si potrà beneficiare di 9mila euro nella fascia 0-20, 5.500 euro nella 21-60 e 1.500 euro nella 61-135. I 150 milioni destinati alle vetture ibride plug-in, tra 21 e 60 g/km, finanzieranno l’acquisto di vetture con un prezzo pari o inferiore a 45mila euro, IVA esclusa, con un contributo di 4mila euro.

Questo contributo aumenta di ulteriori 4mila euro rottamando un veicolo da Euro 0 a Euro 2, di 2mila euro se Euro 3 o di 1.500 euro se Euro 4. Importi minori sono destinati all’usato (20 milioni), ai veicoli commerciali leggeri (53 milioni) e al noleggio (50 milioni).

Impianti bifuel

Per le prime due fasce di emissione, c’è una maggiorazione del 25% per i componenti di un nucleo familiare con ISEE inferiore a 30mila euro, il che significa che per le auto elettriche il contributo potrà arrivare fino a 13.500 euro. Infine, il provvedimento introduce un contributo per l’installazione di nuovi impianti bifuel (GPL o metano) su autoveicoli di classe fino a Euro 4: 400 euro per gli impianti GPL e 800 euro per quelli a metano.

Come richiederli

Il concessionario o rivenditore inoltrerà la domanda sulla piattaforma Ecobonus di Invitalia e riceverà conferma in base alla disponibilità residua del fondo. Il rivenditore riconoscerà il contributo al cliente tramite compensazione del prezzo d’acquisto. Il costruttore rimborserà al concessionario il contributo erogato e recupererà il contributo rimborsato come credito d’imposta.

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