Nicola D’Elia, Managing Director InPost Italia.
Nicola D’Elia, Managing Director InPost Italia.

Locker InPost: la consegna out-of-home è la prima scelta per il 63% degli italiani

Secondo un’indagine condotta da InPost Italia, il 63% dei consumatori preferisce oggi la consegna out-of-home rispetto al ritiro a domicilio. I dati confermano il consolidarsi di un modello logistico basato sulla prossimità e sull’autonomia dell’utente.

La consegna out-of-home conquista uno spazio crescente nelle abitudini dei consumatori italiani. È quanto emerge da un’indagine interna promossa da InPost Italia su un campione di oltre 2.250 utenti, tutti utilizzatori di locker per spedizioni o ritiri. Il 63% degli intervistati afferma di preferire soluzioni alternative al ritiro a domicilio, optando per locker o InPost Point, mentre solo il 18,9% continua ad attendere il corriere a casa. I motivi? In cima alla lista, la possibilità di scegliere liberamente quando ritirare il pacco, citata da oltre il 60% del campione. Seguono la vicinanza ai luoghi frequentati (45,7%) e la facilità d’uso (oltre il 38%). Il locker si inserisce così nelle routine quotidiane, come un’opzione logistica a basso impatto, efficiente e user-friendly. A determinare la crescita della consegna out-of-home è anche l’influenza che questa ha sulle decisioni di acquisto: il 45% dei rispondenti dichiara che la disponibilità del servizio InPost incide sulla scelta del negozio online da cui compra.

Logistica urbana integrata: il modello “di percorso”

I consumatori non cercano locker lontani, ma integrati nel tessuto urbano. Le preferenze di localizzazione espresse nel sondaggio puntano su luoghi facilmente accessibili e familiari: negozi di quartiere (27,5%), aree vicine al lavoro o agli studi (25,7%), supermercati (18,1%) e centri commerciali (16,5%). Un modello “di percorso”, non di destinazione, che privilegia la comodità e la razionalizzazione dei movimenti. Una tendenza coerente con i numeri dell’e-commerce italiano: nel primo semestre 2025 le spedizioni B2C sono aumentate dell’8%, raggiungendo i 393,4 milioni di colli. Tre acquisti su quattro avvengono tramite marketplace digitali. In questo scenario, soluzioni come i locker rappresentano un’infrastruttura complementare al commercio elettronico, capace di ridurre costi, tempi e impatto ambientale. Nicola D’Elia, Managing Director di InPost Italia, sottolinea: “Chi prova il locker tende a mantenerlo come prima scelta. Stiamo investendo in contenuti educational per spiegare come utilizzare il servizio in modo semplice e sicuro”.

Capillarità e sostenibilità: le leve di InPost

Con una rete di oltre 9.300 punti tra locker e InPost Point distribuiti sul territorio nazionale, l’azienda consente all’80% della popolazione delle dieci maggiori città italiane di raggiungere un punto di consegna out-of-home in meno di cinque minuti a piedi. Un modello logistico che mette al centro il cittadino, offrendo flessibilità e autonomia nella gestione delle spedizioni. Fondata nel 2009 a Cracovia, InPost è oggi presente in 9 Paesi europei con oltre 90.000 punti di ritiro. Solo nel 2024 ha gestito oltre un miliardo di pacchi. Parte integrante della sua strategia è l’impegno verso la sostenibilità: l’azienda ha aderito all’iniziativa SBTi e mira a raggiungere il livello net-zero entro il 2040.

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