FIAP ha riunito oltre cinquanta manager per delineare il futuro della managerialità nella logistica: competenze, visione e contaminazione guidano il cambio di passo del settore.
Nel quartier generale di Italtrans si è svolto “Manager alla guida”, evento promosso da FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali in collaborazione con Glasford International Italy. L’iniziativa ha riunito oltre cinquanta dirigenti da vari comparti industriali per discutere la managerialità nella logistica, oggi considerata leva strategica per la crescita del settore. Non solo competenze tecniche, ma anche visione e responsabilità sociale: il nuovo volto del management nella logistica riflette l’urgenza di un approccio più strutturato e moderno. Con un fatturato che supera i 115 miliardi e un’interconnessione commerciale da 746 miliardi, il settore logistico è ormai riconosciuto come infrastruttura vitale del Paese. Eppure, resta poco valorizzato: serve un cambio di paradigma, serve una nuova generazione di manager.


Verso una leadership diffusa e competente
Il dibattito, moderato da Piero Savazzi (FIAP), ha portato alla luce un’esigenza condivisa: superare il modello padronale in favore di una governance manageriale più aperta, collaborativa, lungimirante. Laura Bertulessi (Italtrans) ha raccontato come l’evoluzione dell’impresa sia passata attraverso il rafforzamento di figure manageriali anche in aree prima considerate secondarie. Luca Ceccarelli (Ceccarelli Group) ha sottolineato l’importanza della delega e della fiducia: “L’imprenditore deve saper riconoscere i propri limiti”, ha dichiarato. E proprio sulla formazione di leadership capaci di creare cultura organizzativa si è concentrato anche Roberto Scarpa (FIAP/CST), che ha descritto il manager come “costruttore di futuro”. Il manager ideale, secondo i relatori, è oggi un facilitatore del cambiamento – ma anche un promotore di valori condivisi, un connettore tra persone, innovazione e sistema Paese.


Competenze trasversali e contaminazione culturale
La managerialità nella logistica richiede oggi un insieme articolato di competenze: tecniche, per comprendere supply chain e normative; manageriali, per guidare risorse e affrontare crisi operative; trasversali, per gestire relazioni, sostenibilità ed evoluzione digitale. Marco Alici Biondi (Glasford) ha ribadito l’urgenza di una contaminazione positiva: “Servono imprenditori aperti a visioni diverse”, ha osservato. Anche Marcello Corazzola (CDS) ha offerto una visione plastica della nuova leadership: l’impresa come scuderia, il manager come pilota. L’evento si è concluso con l’intervento di Alessandro Peron (FIAP), che ha rilanciato l’obiettivo: “Passare dal fare al governare”. Per FIAP, la managerialità nella logistica non è solo un mezzo di sviluppo interno, ma uno strumento per rafforzare l’intero sistema produttivo italiano. Un salto culturale che – se sostenuto da formazione, innovazione e contaminazione – può rendere la logistica non solo più efficiente, ma anche più competitiva.