Berardelli, DKV Mobility: aiutiamo le aziende a costruire valore e competitività

Un’ampia gamma di servizi capace di dimostrare grande attenzione tanto nei confronti delle flotte strutturate, quanto verso le piccole e medie aziende di trasporto che, in particolare con le soluzioni digitali che fanno parte del suo portafoglio, sta aiutando a fare un salto di qualità. Parliamo di DKV Mobility, piattaforma B2B leader per i pagamenti e le soluzioni di mobilità, che serve oggi circa 425.000 clienti attivi in oltre 50 paesi in Europa, assicurando impiego a 2.800 dipendenti. Tra questi, a capo della filiale italiana c’è Marco Berardelli, al quale rivolgiamo le nostre domande per scoprire quali siano i punti di forza dei servizi offerti alle aziende di trasporto capaci di abilitare per le stesse una presenza sempre più competitiva sul mercato.

“Oggi – esordisce il manager – siamo in grado di offrire tutti quelli che sono i servizi core per le aziende di trasporto e più in generale per le aziende di mobilità. La nostra casa madre, che si trova in Germania, nasce più di 90 anni fa, mentre in Italia siamo presenti da oltre 40 anni: siamo l’azienda che ha inventato la carta carburante – ricevendo qualche anno fa anche il prestigioso riconoscimento Brand of the Century per questa idea – avendo quindi da sempre un focus primario sul settore del trasporto. Ci siamo poi sviluppati negli anni con i servizi di telepedaggio, prima per i veicoli sopra le 3,5 tonnellate e due anni fa ottenendo la certificazione anche per i mezzi di massa inferiore, ma sempre nell’ambito B2B. Infine abbiamo inserito nella nostra offerta una serie di servizi anche finanziari, tra cui gli strumenti per il recupero IVA e Accise e, a partire da circa 4 anni fa, abbiamo iniziato ad implementare prodotti nell’ambito della telematica con l’hardware DKV Live, che consente alle aziende di avere un monitoraggio in tempo reale del mezzo e dei comportamenti di guida, oltre ad aver inserito il servizio di geolocalizzazione sul DKV Box Europa, che dà la possibilità di pagare il pedaggio sia in paesi dotati di tecnologia classica, quindi con barriere, sia in paesi dove il servizio viene erogato sulla base del passaggio, appunto geolocalizzato, del mezzo”. 

Marco Berardelli, recentemente avete esteso la vostra offerta anche ai software per la gestione delle flotte…

Esattamente. Parliamo del nostro Fleet Management System, lanciato all’inizio di quest’anno, un database che mette a disposizione del titolare dell’azienda o del gestore di flotta tutte le informazioni necessarie per una gestione ottimale dei veicoli. Più recente è il lancio del Transport Management System, strumento che ci permette di gestire a 360 gradi l’attività: acquisto, consegna, pianificazione delle merci, relazione negoziale con fornitori e clienti. È un prodotto che rivolgiamo essenzialmente alle aziende di piccole e medie dimensioni, quelle con 3/5 fino ad un massimo di 50/100 veicoli. Questo perché è un prodotto sofisticato e completo, ma è anche molto semplice nell’utilizzo e ha un prezzo piuttosto competitivo, quando viceversa le grandi flotte tendono ad implementare sistemi più elaborati e costosi. Vogliamo mettere anche le imprese di minori dimensioni nella condizione di cogliere le nuove spinte propulsive, le nuove tecnologie che a partire dal Covid hanno reso sempre più evidente la necessità di passare al mondo del digitale, per analizzare il business, gestirlo in maniera semplice, veloce, intuitiva e svilupparne di aggiuntivo.

Quali saranno, dal vostro punto di vista, le prossime frontiere della telematica?

Quelle immediate ci vedono in una fase di importante di rinnovamento delle nostre applicazioni: abbiamo una strategia 2026-2030 in base alla quale andremo a rivoluzionare le nostre piattaforme di condivisione dei dati con i clienti, sia attraverso il cockpit, che metterà a disposizione le informazioni in maniera più massiva e intuitiva, sia attraverso l’app per i driver, che avrà funzionalità tipiche del mondo B2C oggi non previste. E questo sarà particolarmente utile soprattutto per le piccole e medie aziende, per quelle che hanno pochi veicoli e che fanno, anche attraverso i driver, un utilizzo sempre più importante dello smartphone. I decisori sono abituati ad un mondo B2C, interattivo, immediato, semplice e intuitivo, e noi cerchiamo di fare di queste caratteristiche il valore aggiunto della nostra offerta. Stiamo entrando in un mondo in cui gli strumenti con cui dialoghiamo sono centrali rispetto alla scelta di un fornitore: non è più esclusivamente una logica di prezzo o la qualità dei servizi – che è data per scontata -: conta, lo ripeto, sempre di più la capacità dei tool di condividere informazioni in maniera semplice e intuitiva.

Torniamo indietro ai servizi per il rifornimento, e ci perdoni il gioco di parole: qual è la vostra carta vincente rispetto, ad esempio, ai programmi di fidelizzazione delle compagnie petrolifere?

Il nostro è un servizio di rifornimento multibrand e rispetto alle 22.000 stazioni italiane, la nostra carta viene accettata in 12.000 punti. Significa potersi rifornire nella stazione più pertinente rispetto alle proprie necessità di ottimizzazione e alle proprie destinazioni di riferimento, riducendo al minimo le percorrenze non necessarie. Inoltre diamo la possibilità ai clienti di rifornirsi con diversi tipi di alimentazione: non solo diesel e benzina, ma tutte le fonti alternative come l’LNG, il CNG, più recentemente l’HVO. C’è un’altra considerazione da fare: un tempo molte aziende facevano un uso importante delle cisterne per rifornirsi all’interno della propria struttura. Con un minimo di 3.000 litri, molte aziende di piccole dimensioni si servivano di questa soluzione. Oggi, con la diversificazione dei carburanti, solo le flotte molto strutturate possono permettersi più alternative di rifornimento interno. Ma la gran parte del mercato non lo può fare e ci sarà un’evoluzione verso il rifornimento su strada. 

E non abbiamo ancora parlato di elettrico…

Parliamone pure: il mondo dell’elettrico ormai è una realtà, e con la nostra carta è possibile anche ricaricare dalle colonnine: ne abbiamo circa 70.000 in Italia e il nostro tasso di accettazione è superiore al 99 per cento. Ma ancora, sui carburanti tradizionali: in Italia, ma non solo, abbiamo il mondo delle stazioni indipendenti, le cosiddette ‘pompe bianche’ all’interno della grande distribuzione organizzata: sono marchi che hanno in media prezzi di rifornimento più bassi rispetto alle petrolifere e noi copriamo anche questi network a basso costo. In Francia, ad esempio, abbiamo l’accettazione con Auchan, Leclerc e Carrefour e c’è una quota importantissima di truck che rifornisce presso queste reti indipendenti. Tra l’altro non dimentichiamo che questo è il nostro core business: offriamo servizi di mobilità, non siamo specializzati nell’estrazione o nella vendita di petrolio. C’è un’ultimo punto di forza: nel mondo del rifornimento di carburante abbiamo visto negli ultimi anni cambiamenti di mercato radicali. Petrolifere che prima esistevano e poi più, con conseguenti cambiamenti di referenti commerciali, processi, carte: a quel punto le aziende non riescono più a trovare i loro punti di riferimento, mentre DKV è qui, da 90 anni, e continueremo ad esserci, migliorando le tecnologie e implementando i servizi, anche attraverso strategie di merging e acquisition. Per questo modello di business siamo al centro del mercato e contiamo di mantenere questa posizione ancora a lungo.

Marco Berardelli – La Bio

Classe 1968, nato a Milano, Marco Berardelli è in DKV Mobility da 15 anni. Laureato in Ingegneria Gestionale, ha ricoperto svariati ruoli senior, attraverso una continua crescita professionale all’interno di aziende blue chip, nelle aree di Sales, Business Development, Customer Service e Supply Chain Management, al servizio di aziende multinazionali nel mercato B2B e all’interno di organizzazioni complesse, a matrice, multifunzionali e multiculturali. Manager con forte leadership ed etica, Marco ha una mentalità orientata ai risultati e una visione di medio-lungo termine. Crede nella capacità di ascolto, nell’attitudine al lavoro di squadra e pensa che le persone siano la base di ogni successo. Quando non lavora gioca a padel e tennis.

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