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Gucciardo, Kumho Tire: così spianiamo alle nostre gomme la strada dell’autocarro

Intervista a Mario Gucciardo, responsabile vendite Italia TBR 

Dietro all’impegno che si è assunto Mario Gucciardo, che dall’aprile dello scorso anno sta conducendo per mano Kumho Tire alla conquista del segmento autocarro, vive uno spiccato gusto per le nuove sfide e una passione coltivata negli anni per le aziende che utilizzano ogni giorno i veicoli industriali e i loro pneumatici per portare avanti il business del trasporto. “Ho intrapreso questa nuova strada – commenta il nostro intervistato – nella mia età anagrafica giusta, quella cioè in cui ho l’opportunità di mettere in pratica il bagaglio di competenze maturato nelle precedenti esperienze. Sono nel settore del trasporto da circa 12 anni: il mercato è cambiato, sta cambiando e cambierà ancora, ed è entusiasmante assistere a questa evoluzione e poter contribuire a renderla più efficiente. Se oggi assistiamo a un’aggregazione di aziende, con parchi veicolari sempre più consistenti che permettono ad un numero sempre maggiore di realtà di presentarsi forti sul mercato, continua per contro ad esistere uno sconfinato panorama di monoveicolari che oggi più che mai si trovano spesso in situazioni di difficoltà; come fornitori di pneumatici specializzati, noi oggi abbiamo l’opportunità di parlare a tutte queste realtà, formulando le offerte migliori per ogni singola esigenza, e nel fare questo, essendo Kumho Tire un’azienda snella, con processi decisionali molto rapidi, ci troviamo sicuramente in una posizione di vantaggio”. 

Facciamo un recap delle puntate precedenti: Kumho Tire è tra i maggiori costruttori al mondo di pneumatici, forte di una gamma che spazia dalle vetture ai veicoli commerciali e industriali, passando per il Motorsport. Già presente sul mercato italiano da oltre vent’anni, oggi il brand è partito con convinzione alla conquista del segmento autocarro: a che punto siete nella vostra operazione? 

Stiamo procedendo speditamente. Il lavoro che abbiamo intrapreso è partito nel maggio del 2024, quando abbiamo avuto la disponibilità degli pneumatici nel nostro magazzino di Piacenza. Avere in casa il prodotto ci ha permesso di dare il via ad un’azione di lancio del prodotto su tutto il territorio che abbiamo portato avanti insieme alla nostra rete di rivenditori specialisti, sempre in costante espansione. Ad oggi abbiamo diversi punti vendita specialisti di pneumatici autocarro, a cui si aggiunge la collaborazione strategica con la Rete Euromaster, che aumenta esponenzialmente il numero dei nostri partner. Non siamo ancora presenti in tutte le regioni italiane, essendo partiti da poco, ma le copriremo presto, sia in termini di rete che con una supervisione diretta: è appena entrato a far parte della nostra squadra infatti uno specialista incaricato di seguire il centro-sud del Paese, Carlo Palma. Tra la fine di quest’anno e inizio del 2026 arriverà anche un secondo specialista per occuparsi del centro-nord. Infine la prossima apertura del magazzino di Pomezia garantirà un servizio di consegna e supporto anche nell’area centro-sud. 

Classe 1977, torinese, Mario Gucciardo ha iniziato il suo percorso lavorativo in Renault Italia, dove dal 2001 al 2007 si è occupato del settore ricambi. Dopo un’esperienza di altri 5 anni in ambito aftermarket entra nel 2013 in Hankook posizionandosi su vetture e trasporto leggero. “Nel 2017 l’allora sales manager TBR del brand Raffaele Palermo, che ricordo sempre con affetto e stima ed al quale devo moltissimo – purtroppo oggi non c’è più – mi prese sotto la sua ala protettiva e mi portò nell’autocarro: da lì iniziò la mia passione per questo settore”. E quando non lavora? “Mi prendo una pausa, dalle persone e dalle parole, per poi tornare ancora più carico: mi immergo in apnea e mi dedico alla pesca subacquea”.

Qual è il vostro approccio nei confronti del cliente flotta?

Quello di fare squadra insieme al rivenditore specialista: le flotte sono il target principale quando si tratta di far crescere un brand autocarro. Oggi visitiamo i clienti, forniamo consulenza, facciamo testare il prodotto, diamo tutte le informazioni relative alle performance, e questo lavoro sta portando i suoi frutti. Il pneumatico Kumho è ben recepito: le flotte che hanno incominciato a collaborare con noi stanno apprezzando  le specifiche tecniche, l’ottima resa chilometrica tra tutte, con il contenimento dei costi di gestione oggi obiettivo principale delle aziende di trasporto, quanto il rapporto qualità-prezzo iniziale, sicuramente molto competitivo. Tutto questo ci ha permesso di raddoppiare le vendite già nel 2025, ma soprattutto di coinvolgere un numero sempre più elevato di rivenditori e di flotte. Anche l’aspetto ambientale e le implicazioni in termini di sostenibilità iniziano ad avere una grande rilevanza: nei prossimi anni assisteremo ad un epocale cambio di paradigma, anche dal punto di vista della scelta degli pneumatici. Il mercato premierà sempre di più la qualità capace di assicurare i minori consumi e le minori emissioni. Ci sarà anche un aumento della richiesta di ricostruito, e noi siamo già pronti in quanto le nostre gomme hanno una carcassa che garantisce un’ottima ricostruibilità. Abbiamo già numerosi operatori che le stanno utilizzando in funzione, anche, di questa particolare specifica.

L’Italia è un target importante per il vostro brand? 

Assolutamente sì. In questo momento siamo sicuramente uno dei paesi centrali nella strategia di partenza sul segmento autocarro. La strada è ancora lunga ma noi stiamo già puntando ad un traguardo ambizioso, cioè avvicinarci al 3 per cento di quota di mercato entro fine anno.

Ci sono novità di prodotto in arrivo nei prossimi mesi?

Proprio in queste settimane stiamo lanciando i nuovi prodotti Serie 31, quindi XA31, XD31 e XT31: si tratta dell’evoluzione degli attuali prodotti regionali e lunga percorrenza, disponibili in tutte le applicazioni, sia per gli assi trattivi che per il trainato. Rispetto alla generazione precedente abbiamo migliorato le performance in termini di resistenza al rotolamento, ma soprattutto siamo riusciti ad ottenere una miglior resa chilometrica, aumentandola del 20 per cento rispetto al prodotto precedente.

Oltre ad essere il più possibile vicini alle flotte, quali sono le attività che deve mettere in campo un brand per farsi conoscere? 

In Italia siamo già a buon punto sul tema della riconoscibilità del marchio, grazie anche alla sponsorizzazione Premium di AC Milan che è già in essere da due anni e che continuerà  per le prossime stagioni. Mettiamo le nostre iniziative a sinergia, come abbiamo fatto nel corso di un evento organizzato presso il centro di Milanello invitando uno dei nostri più importanti rivenditori e i suoi clienti, e coinvolgendo tutti, proprio sul campo di allenamento dei rossoneri, in un’entusiasmante partita di calcio. I feedback ricevuti ci hanno confermato la bontà dell’iniziativa: è fondamentale costruire con partner e clienti un rapporto solido, impreziosito da ricordi memorabili. È un impegno che con il tempo dà i suoi risultati. Abbiamo anche partecipato all’LTS Expo di Napoli in collaborazione con il nostro dealer di zona, proponendo diverse offerte dedicate ai clienti intervenuti in fiera.

Quindi le fiere funzionano ancora? 

Si tratta di occasioni molto utili soprattutto in fase di lancio del prodotto, quando si lavora per aumentare la riconoscibilità di un marchio: si stimola la curiosità, il cliente inizia a farsi qualche domanda e a ricordarsi del brand. Parteciperemo ad altri eventi nel corso dei prossimi mesi e stiamo già valutando la nostra presenza agli appuntamenti di settore più importanti del 2026.

Cosa l’appassiona del mondo dell’autocarro?

Quella del prodotto autocarro è una vendita diversa, è costruita, richiede impegno e la capacità di comprendere e sodisfare le esigenze del cliente. Non si tratta di intercettare semplici gusti o solamente la capacità di spesa, ma di trovare la soluzione migliore sotto mille aspetti e tenendo conto di infinite varianti. Con il plus di interfacciarsi quotidianamente con le persone. E io che ho sempre basato il mio modus operandi lavorativo sulla conservazione dei rapporti, perché sono convinto che vadano a costruire la professionalità di ognuno di noi, non posso che essere totalmente a mio agio in questo contesto.

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