Autocarri e veicoli trainati segnano un incremento a doppia cifra; ANFIA accoglie con favore i fondi per il rinnovo del parco trasporto merci
A novembre 2025 il mercato autocarri ha registrato un andamento positivo, con un incremento del 19% nelle immatricolazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo stesso vale per i veicoli trainati – rimorchi e semirimorchi con massa complessiva superiore a 3.500 kg – che segnano un +19,7%. La performance si inserisce in un contesto annuale ancora altalenante, con un cumulato da gennaio a novembre in calo del 3,9% per gli autocarri, ma in crescita del 13,6% per i veicoli trainati. Parallelamente, gli autobus tornano a flettere, con un -3% a novembre e un calo del 14% nei primi undici mesi del 2025.
Rimbalzo per i veicoli industriali, ma resta il segno meno sul 2025
Il traino principale del mercato autocarri è rappresentato dai semirimorchi, che crescono del 23,3% su base mensile, e da una significativa ripresa dei trattori stradali (+29,8%). A livello geografico, nei primi undici mesi, tre aree su quattro mostrano però contrazioni: -9,8% nel Nord-Est, -2,8% al Sud e -1% al Nord-Ovest. Solo il Centro si mantiene stabile. In termini di alimentazione, l’elettrico e gli ibridi diesel/elettrico crescono, rispettivamente, del 185,6% e del 33,3%, sebbene rappresentino ancora una quota limitata. Al contrario, calano diesel, metano e GNL. Sul fronte dei rimorchi, ANFIA segnala una crescita generalizzata nelle immatricolazioni nelle regioni del Nord-Ovest (+19,1%), Nord-Est (+15,3%) e Sud/Isole (+12,5%). Il presidente della sezione Rimorchi, Massimo Menci, sottolinea l’importanza della finestra di prenotazione del 17 dicembre, che mette a disposizione 19 milioni di euro per l’autotrasporto, come volano per una chiusura d’anno positiva.
Fondo da 590 milioni per il rinnovo del parco mezzi
L’elemento più rilevante per il futuro del mercato autocarri è l’approvazione del decreto che stanzia 590 milioni di euro per il rinnovo del parco trasporto merci nel periodo 2027-2031. Si tratta di una misura frutto della proposta congiunta delle associazioni di categoria, pensata come risposta alla roadmap per la decarbonizzazione del trasporto pesante. “Il decreto consentirà alle imprese di pianificare gli investimenti”, ha dichiarato Luca Sra, delegato ANFIA per il trasporto merci, auspicando un’anticipazione al 2026 e una piena neutralità tecnologica – ovvero l’inclusione anche di veicoli alimentati con bioLNG, HVO e soluzioni a zero emissioni, compreso il noleggio a lungo termine. L’Associazione ribadisce infine l’urgenza di strumenti integrati che incentivino anche l’uso di carburanti alternativi e gli investimenti in tecnologie sostenibili.


