Ornaghi, Renault Trucks: con i nostri leggeri alla conquista dei clienti

Intervista a Riccardo Ornaghi, LCV manager Renault Trucks Italia

Veicoli commerciali sì, ma trattati come fossero truck: è questo uno dei punti di forza principali della proposta Renault Trucks che schiera Master – quasi a pieno regime – e Trafic, accompagnandoli sul mercato scortati da una rete di vendita e di assistenza capillare e soprattutto quasi interamente votata anche al resto della gamma, e dunque sintonizzata sulle esigenze, prima tra tutte quella della riduzione del downtime, che stanno a cuore delle aziende di trasporto. Sul tema interroghiamo Riccardo Ornaghi, giovane acquisto di Renault Trucks, che da luglio dello scorso anno è LCV manager del brand.

Riccardo Ornaghi, una panoramica iniziando dal Master: è stato lanciato a metà dello scorso anno, ma la gamma non è ancora completa. Quando sarà ultimata?

Renault Trucks Master è stato rinnovato a giugno 2024 e siamo in fase di completamento della famiglia: sono state lanciate la maggior parte delle versioni, furgone, telaio, pianale e furgone doppia cabina, e abbiamo appena iniziato a commercializzare la L3 H3, quindi quella con il passo più lungo e il tetto più alto. Tra un paio di settimane arriverà il telaio doppia cabina, 6 o 7 posti, trazione anteriore, e nella seconda metà dell’anno sarà disponibile il nostro best seller, la trazione posteriore con ruota gemellata, sia sul furgone che soprattutto sul telaio, pronto per i vari allestimenti. Arriva per ultima perché in Europa le ruote gemellate non sono così diffuse come in Italia, dove una percentuale molto elevata del mercato, circa il 30 per cento, ma nel nostro caso anche di più, sceglie questa versione. Infatti in molti paesi d’Europa il focus principale è invece sulla trazione anteriore. Fronte alimentazioni abbiamo il classico gasolio, ma con un nuovo 2.0 in sostituzione del precedente 2.3, mentre per quanto riguarda la variante elettrica è a listino la versione con batterie da 87 kWh e un’autonomia che raggiunge i 460 km WLTP. 

Com’è stato accolto Master dai clienti? Il mercato non è che sia propriamente scintillante, veniamo da sei mesi caratterizzati dal segno “meno”. 

Esattamente: se in termini di vendite il 2024 ha regalato una prima parte molto positiva, altrettanto non si può dire della seconda, e Master è stato lanciato proprio in concomitanza con l’inizio del trend negativo, trovandosi così a giocare una partita difficile. Nonostante ciò abbiamo raccolto un ottimo feedback dai clienti. Abbiamo fra i vari aspetti intercettato una grande soddisfazione per i consumi, ed era il nostro obiettivo quando abbiamo ridotto la cilindrata del diesel, stando attenti a non compromettere in nessun modo le prestazioni: le diverse potenze del nuovo propulsore sono identiche a quelle che metteva in campo il vecchio 2.3 e arrivano a 170 CV, e anche la coppia fino a 380 Nm gioca il suo ruolo fondamentale nell’assicurare una marcia briosa senza consumare ed emettere troppo. Discorso comfort, la cabina è stata completamente rinnovata in senso automobilistico, con schermo orientato verso il guidatore e volante da vettura. Offriamo anche il navigatore con i servizi Google integrati, veloce e comodissimo da impostare, mentre per ciò che concerne la dinamica di guida grande entusiasmo ha suscitato la diminuzione del raggio di sterzata ottenuta grazie alle nuove sospensioni. 

Parliamo anche di Trafic?

Trafic è entrato a far parte della gamma Renault Trucks da poco meno di due anni e a differenza del Master, che si rivolge soprattutto alle aziende di trasporto, è scelto più frequentemente da piccole aziende e artigiani. Trafic è disponibile anche in versione trasporto persone, e qui troviamo un’altra peculiarità del mercato italiano: le altre nazioni hanno un mix più sbilanciato sul furgone rispetto al combi, da noi invece siamo in perfetto equilibrio. Abbiamo a listino quindi le versioni Van, con tre o sei posti, e quella dedicata ai passeggeri in due differenti passi, con possibilità di trasportare fino a 9 persone mantenendo una lunghezza di carico che raggiunge i 114 cm.

I prodotti ci sono: ora, chi li vende e chi li ripara è focalizzato sulla missione?

Rispondo decisamente di sì, precisando che dei nostri 20 dealer due sono specifici e dedicati esclusivamente alla gamma LCV, mentre gli altri trattano l’intera famiglia della Losanga, e dunque sia i pesanti che i leggeri. Questo comporta che per quanto riguarda l’assistenza le nostre novanta officine autorizzate sul territorio italiano sono portatrici di un imprinting focalizzato sul mezzo pesante, una bella differenza rispetto a competitor che hanno un approccio più automobilistico. Noi gestiamo il veicolo commerciale come se fosse un camion: in Renault Trucks sappiamo perfettamente che ogni minuto di downtime si risolve per il cliente in una perdita di fatturato, e anche come sia assolutamente relativo il parallelismo auto/veicolo sostitutivo perché la maggior parte dei mezzi che consegniamo, come dicevo prima, sono allestiti. E a proposito di allestimento anche in fase di vendita i venditori della rete Renault Trucks, grazie alla loro preparazione tecnica, sono degli specialisti in grado di aiutare il cliente a individuare, configurare e personalizzare quello più giusto per lui.

Sull’importanza dell’allestimento avete costruito anche vere e proprie linee di prodotto, come Refreeze… 

Esatto. Su alcuni settori strategici abbiamo accordi a livello nazionale con partner di eccellenza come Lamberet per predisporre insieme una serie di veicoli con allestimento standard, quello che sappiamo essere più richiesto dal mercato, e proporre così alla nostra rete e ai nostri clienti veicoli in pronta consegna. Un’operazione di cui è facile immaginare i vantaggi sia in termini di costi, per le economie di scala che andiamo a realizzare, ma anche di tempistiche, perché a seguire la procedura ’normale’ gli step sono molto più lunghi: bisogna ordinare il veicolo, poi l’allestimento, fare il collaudo, e passano così a volte più di sei mesi, quando invece spesso un’azienda ha bisogno del veicolo refrigerato immediatamente.

Tornando alla rete, tutti pronti a vendere e assistere i veicoli elettrici?

Tutti i nostri partner sono preparati a gestire la trattativa e a mettere le mani su questo mondo completamente diverso rispetto a quanto visto finora. Non è stato un processo velocissimo mettere a norma le officine, perché sono state certificate da un ente esterno al termine di un’intensa formazione sia in aula sulle normative che sul campo sulla tecnica. Anche mettere in regola le strutture ha richiesto del tempo, con l’obbligatoria previsione di uno spazio sia all’esterno che all’interno dedicato al prodotto elettrico.

Tra leggeri elettrici e pesanti elettrici, a lei è capitata forse la sfida più semplice?

Mi sento di dire che l’elettrico in generale è una direzione verso la quale ad un certo punto il mercato si è incamminato a livello normativo, e oggi che il prodotto è arrivato è normale che il cliente possa sentirsi spaesato dal fatto di aver consolidato fino a ieri la propria esperienza su una tecnologia diversa. Per questo è importante sederci ogni volta a tavolino con lui e calcolare nel dettaglio il TCO di un eventuale passaggio alla batteria: per molte missioni un veicolo elettrico conviene rispetto a uno gasolio, e anche se il prezzo d’acquisto può sembrare più elevato, sappiamo che non è l’unica voce di costo da considerare. Inoltre presso la maggior parte dei concessionari della nostra rete è possibile avere la possibilità di effettuare test drive di una giornata o anche per un periodo più esteso, in modo da permettere al cliente di avere contezza di che veicolo sta scegliendo, valutando pro e contro rispetto alle proprie necessità e individuando insieme ai consulenti commerciali la soluzione migliore.

BIO

Nato a Rho, in provincia di Milano, nel 1986, Riccardo Ornaghi è entrato in Renault Trucks lo scorso luglio. Laureato in relazioni publiche e marketing, ha lavorato in Kubota e in Renault Italia, dove ha prima ricoperto il ruolo di Specialista Veicoli Commerciali, per poi venire designato Key Account Manager. Tra i suoi hobby ci sono i viaggi verso la Spagna, dove ha studiato ospite della bella Valencia e dove ritorna appena può, e tanto sport in sella ad una mountain bike o con una racchetta da padel in mano.

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