Intervista esclusiva a Luca Frangi, managing director Italy
Un payoff che mette ben in chiaro intenzioni e missione del brand quello che in occasione della partita contro il Como ha campeggiato sotto il nome Prometeon sulle maglie dei giocatori del Parma Calcio. Sponsor della squadra emiliana fin dalla stagione 2022-2023 il costruttore di pneumatici industrial ha colto l’occasione del match tra emiliani e laghee per fare il punto con la stampa sul percorso di crescita di cui è da anni protagonista. Abbiamo intercettato nel corso della giornata Luca Frangi, managing director Italy, al quale abbiamo rivolto le nostre domande.



Una partnership solida quella con il Parma Calcio, d’altra parte le sponsorizzazioni sono una strada che avete scelto per rafforzare la brand awarness di un marchio nato solo pochi anni fa.
Sì, e questa con il Parma Calcio è una partnership che ci rende molto orgogliosi: abbiamo festeggiato insieme l’arrivo in Serie A, scommettendo su un percorso di crescita che in questi anni ha interessato entrambe le aziende. Il logo sulla maglia è sempre stato Prometeon: in occasione della partita odierna, per la prima volta, apparirà anche il payoff: ‘Tyre. Made for Business’. ‘Tyre’ ovviamente identifica il nostro prodotto, ‘Made’ richiama la nostra qualifica di costruttori e i nostri quattro siti produttivi in Turchia, Egitto e Brasile. ‘For business’ indica infine che siamo un’azienda completamente rivolta al B2B: produciamo solo pneumatici per autocarro, agricoltura e movimento terra e questo è un unicum tra i costruttori di pneumatici.
Luca Frangi, da aprile è managing director Italia, ma si occupa di gomme già da qualche anno…
Esatto. Ho iniziato a lavorare in Pirelli nel 2002, ricoprendo diversi ruoli in ambito marketing e vendite: ho vissuto esperienze professionali tanto in headquarter quanto all’estero. Sono entrato in Prometeon nel 2022 con una funzione analoga a quella attuale, ma per i Paesi dell’Est Europa – dall’Estonia fino a Grecia e Cipro, inclusi i Balcani -, gestendo una ventina di mercati dalla sede di Varsavia. Un’area molto ampia, frammentata, con richieste da parte delle aziende molto variegate e spesso condizionate dalla necessità di mantenere un basso costo di esercizio.

Classe 1977, nato a Cantù, laureato in Economia e Commercio, Luca Frangi è entrato in Pirelli nel 2002 e dal 2022 si occupa di pneumatici autocarro in Prometeon. Amante delle corse mattutine, al manager piace anche leggere, soprattutto di temi economici e scientifici. Ha vissuto a lungo all’estero e, per sua fortuna, ama volare. Se è felice di essere tornato in Italia? “Per certi versi sì, per altri no: mi piace la vita dell’espatriato, la comunità che si crea: mi sento ancora più italiano quando sono all’estero”.
Qual è la situazione che ha trovato invece al suo arrivo in Italia?
Simone Marsico, il mio predecessore, ha svolto insieme al team un lavoro eccellente che ha portato un aumento e un consolidamento della quota di mercato: la solida rete che è stata costruita con i nostri rivenditori costituisce un’ottima base di partenza per darci oggi un ulteriore slancio e crescere ancora in termini di accordi con le flotte. Mantenendo il rivenditore sempre una posizione centrale in questo rapporto a tre: ritengo che senza una partnership a pari livello tra noi e il nostro network, non sia possibile dare un servizio sostenibile ad una flotta in costante movimento, che chiede di essere assistita ovunque sul territorio con lo stesso grado di professionalità. Servono persone, serve attenzione, serve soprattutto una mentalità flessibile, pronta ad adattarsi ad ogni specifica situazione, perché poi il successo commerciale è dato proprio dalla capacità di cogliere rapidamente le opportunità. E la nostra rete Supertruck, con 140 punti vendita su tutto il territorio nazionale, ci assicura un’ampia copertura e una presenza capillare a fianco del cliente. Il nostro è un fare business in modo collaborativo, non crediamo nel ‘one man show’: solo in squadra con i nostri clienti e i nostri partner possiamo garantire il miglior valore possibile per tutti.


Persone certamente, ma anche la tecnologia a supporto…
Certo, Prometeon mette a disposizione dei propri clienti diversi tool per la gestione della flotta e l’analisi predittiva dei dati. Ma, ancora una volta, gli strumenti digitali devo essere adattati a quelle che sono le esigenze della specifica azienda. Oggi in Italia le flotte di grandi dimensioni, quelle sopra i 100 veicoli per intenderci, stanno aumentando: cresce la pressione competitiva, sul margine, sulla capacità di andare a cogliere, anche dal punto di vista commerciale, tecnologie e sfide. Noi siamo pronti: la clientela che ricerca le migliori soluzioni e i servizi più efficienti è proprio quella che noi siamo in grado di gestire al meglio, grazie al supporto del nostro network.
La concorrenza dei prodotti economici asiatici continua ad infastidirvi?
Ovviamente non rende il lavoro facile, ma anche i nostri competitor tradizionali non stanno certo a guardare: tutti lottiamo, ed è giusto così, è il sale della vita, senza la concorrenza l’economia non può progredire, per cui ben venga questa spinta a fare sempre meglio. Quanto ai produttori economici asiatici, loro faranno la loro partita, sicuramente in questa fase hanno il vantaggio derivante dal cambio del dollaro, però, ancora una volta, in un prodotto come il pneumatico è il servizio a fare la differenza: non è sufficiente un prezzo basso, serve consulenza, assistenza. E non dimentichiamo che in gamma Prometeon sono presenti pneumatici di tre fasce e davanti all’esigenza del cliente non escludiamo nessuna possibilità: ad esempio, proponiamo Anteo, il nostro pneumatico budget, quando la necessità, in funzione di una specifica applicazione, sia quella di conciliare un servizio adeguato con un’ottimizzazione del profilo di costo.
Lei è nato in provincia di Como, come farà oggi con la partita?
Già. Il mio cuore di tifoso è diviso in due: sarà una giornata complicata (ma fortunatamente la partita è finita poi 0-0, n.d.r.)

Roberto Bellero, chief technical officer di Autamarocchi: come siamo passati dalla logica del prezzo a quella della partnership
Recentemente protagonista di un’importante acquisizione, quella del gruppo Dissegna, Autamarocchi mette su strada ogni giorno circa 800 trattori e oltre 2.000 semirimorchi. Un business eterogeneo che spazia dai container ai centinati, dall’intermodale ai frigoriferi. L’azienda triestina ha recentemente avviato un percorso con Prometeon, passando sul tema gomme da logiche di acquisto a prezzo ad una dinamica di partnership. “Ad un certo punto – ci racconta Roberto Bellero, chief technical officer di Automarocchi – abbiamo svolto un’analisi dei dati, scoprendo che utilizzavamo 50 tipi diversi di gomme e rendendoci conto che era una situazione che non ci permetteva di costruire un percorso analitico, valutare i consumi, capire dove efficientare”. Oggi, oltre ad avere un fornitore unico di pneumatici, Autamarocchi beneficia del costante controllo del suo parco pneumatici grazie ai tecnici Prometeon, che raggiungono i veicoli e li lavorano all’interno delle tre officine del Gruppo di Tortona, Padova e Trieste.
“Innanzitutto il prodotto: acquistare gomme di qualità – riprende Bellero -, significa incrementare la durabilità e la sicurezza e quindi ridurre le assistenze su strada, le usure anomale, in generale le rotture che poi generano tutta una serie di costi indotti perché se scoppia una gomma si danneggiano contestualmente altri pezzi, oltre al disagio complessivo, quando non ai costi di un eventuale sinistro. In secondo luogo, è fondamentale il supporto che ci permette di tracciare tutte le gomme della flotta con audit cadenzati: il personale di Prometeon interviene nelle nostre officine, conosce il nostro personale, i driver e gestisce un controllo programmato sull’intero parco gomme: pressioni, usure anomali, battistrada. Questo ci permette di ridurre innanzitutto, mantenendo la conformità delle pressioni, i consumi di carburante, ma anche di ridurre le assistenze su strada, gli ingressi in officina – di cui abbiamo stimato una riduzione del 20 per cento -, il KO alle revisioni. O le multe, al cui rischio si è facilmente esposti se non si è in regola quando si incappa nella severa polizia stradale del Centro Europa, Austria, Germania. Quello assicurato dalla partnership con Prometeon è un circolo virtuoso che ci permette di avere alla fine più readyness sulla flotta e di incrementare il livello del servizio nei confronti dei clienti”.


“Stiamo passando – prosegue Bellero, in azienda da un anno – da una logica reattiva ad una logica preventiva. Avere un problema e gestirlo è un approccio primitivo; fare qualche cosa per evitare che il problema si verifichi è sicuramente un atteggiamento più evoluto. Senza dimenticare che questa dinamica fa bene alla flotta, ma anche alle nostre persone, che si sentono più tranquille, gli autisti soprattutto. Autamarocchi è protagonista da mesi di una crescita metodologica, di competenza, di cura e manutenzione dell’equipment e dei trattori. Ma anche dei driver. Che hanno nelle loro mani un oggetto di grande valore: devono percepire sempre di più che la loro buona cura nei confronti dei mezzi torna a vantaggio di tutti, loro per primi”. In occasione delle sessioni di revisione, che in azienda si verificano a ciclo continuo considerato l’elevato numero di veicoli, i driver vengono invitati in sala didattica per un incontro nel corso del quale vengono loro raccontati gli sviluppi tecnologici in fase di implementazione. “Negli stabilimenti – riprende Roberto – le persone lavorano nel perimetro dell’azienda, e ciononostante spesso non è facile tenerle sotto controllo e coinvolgerle. Con i driver è intuitivamente ancora più difficile e bisogna trovare il modo per far sentire loro la vicinanza del management e della proprietà, per instaurare un circolo virtuoso e far sì che di rimando apprezzino e onorino le loro responsabilità. Più crediamo nelle persone, più le persone crederanno negli strumenti dell’azienda e si creerà una sorta di continuità; e il tema delle gomme, così come altri percorsi aziendali, è proprio finalizzato a questa crescita”.
Autamarocchi non è arrivata a Prometeon per caso. “Abbiamo inchiestato una serie di competitor costruendo una gara tecnica, nell’ambito della quale i diversi partner hanno supportato più o meno diversamente la nostra richiesta di soddisfare i parametri che per noi erano fattori chiave di successo. Ha vinto Prometeon: è il team che ci è più venuto incontro con affidabilità, apertura e collaborazione. Naturalmente abbiamo costruito un modello di business anche da un punto di vista di economics, vedendo il breakeven alla fine del secondo anno: la nostra flotta è in continua implementazione dal punto di vista delle gomme e quindi faremo molto in fretta a regimare l’allestimento e a vedere gli effetti qualitativi del miglioramento”.


