Prometeon punta sulla sostenibilità: nel nuovo report 2024, energia rinnovabile al 48% e obiettivo Net-Zero entro il 2040 per ridurre l’impatto ambientale nella filiera dei pneumatici.
Nel suo Report di Sostenibilità 2024, Prometeon Tyre Group delinea un piano di transizione ambientale che coniuga obiettivi climatici ambiziosi e risultati misurabili. Il documento, articolato su quattro direttrici – ambientale, sociale, economica e di governance – evidenzia progressi rilevanti sul fronte delle emissioni: rispetto al 2016, anno di fondazione dell’azienda, le emissioni di gas serra sono state ridotte del 35,8%, superando il target intermedio previsto per il 2030. Ancora più significativo, il traguardo fissato al 2040: la neutralità climatica. Un orizzonte allineato con gli impegni dell’Accordo di Parigi – e perseguito, giorno dopo giorno, attraverso scelte operative e investimenti mirati.
La strategia ruota attorno a un utilizzo sempre più incisivo di energia rinnovabile – la keyword SEO “energia rinnovabile” appare strategica anche in termini comunicativi – che oggi copre quasi la metà del fabbisogno elettrico del gruppo (47,8%). In Brasile, Prometeon già utilizza il 100% di energia elettrica da fonti green e ha reso carbon neutral il sito produttivo di Gravataí per gli Scope 1 e 2. Entro il 2025 è previsto un taglio del consumo energetico del 23%, che salirà al 31% nel 2030, sempre rispetto al 2016.
Materie prime, filiera e risorse umane
Oltre all’energia rinnovabile, il report approfondisce l’impiego di materiali sostenibili e la gestione dei rifiuti: il 33% dei materiali è di origine rinnovabile, mentre la quota riciclata – oggi all’1,89% – è destinata a crescere fino al 40% entro il 2030. Sul fronte dei rifiuti, Prometeon registra già un tasso di recupero del 98,2%, superando gli obiettivi fissati per i prossimi anni.
Importante anche il controllo sulla catena di fornitura: nel 2024 sono stati realizzati 17 audit, coprendo il 21% della spesa in materie prime, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro cinque anni. Un impegno che si estende anche al personale: bonus e benefit ESG sono stati integrati nei sistemi incentivanti per rafforzare la cultura della sostenibilità. Secondo Nicolas Marchi, responsabile Audit e Sostenibilità, “integrare i criteri ESG nel modello operativo ci consente di generare valore su più fronti”.