Con l’avvicinarsi del 2026, il futuro dei trasporti si delinea lungo cinque assi strategici individuati da Christopher Keating, Senior Vice President di Trimble. La prima direttrice è l’intelligenza artificiale, che nel settore logistico passerà dalla sperimentazione all’implementazione diffusa. Già oggi strumenti predittivi e algoritmi di ottimizzazione trovano impiego nella manutenzione, nei prezzi dinamici e nella gestione della rete. Nel 2026, l’IA sarà percepita non più come uno strumento ma come un collega virtuale: integrata nei processi, abilitante e autonoma. Ma per farla funzionare serve una base solida: dati di qualità, affidabili e puliti. Senza di essi, l’automazione non può esistere. Il secondo asse è quello umano: la vera sfida non sarà tecnologica, ma culturale. “Abbiamo persone che fanno questo lavoro da trent’anni”, osservano molti operatori – e convincerle al cambiamento sarà decisivo. La figura dell’ambasciatore interno, capace di accompagnare colleghi e introdurre nuovi strumenti, diventerà fondamentale.

Pragmatismo green e logistica intermodale
La sostenibilità rappresenta la terza direttrice. Il futuro dei trasporti non sarà green a ogni costo, ma lo sarà dove efficienza ed economia lo consentiranno. I veicoli elettrici avanzano solo dove i costi di proprietà lo rendono competitivo – ad esempio nella distribuzione urbana. In altri casi, le imprese puntano su soluzioni ad alta resa e basso investimento, come il monitoraggio digitale dei mezzi o la dematerializzazione. La quarta tendenza è l’intermodalità, ancora ostacolata da standard tecnologici disomogenei tra gomma, ferrovia, mare e aria. Serve interoperabilità – e anche qui l’intelligenza artificiale può fare la differenza, armonizzando flussi informativi e migliorando la visibilità. La visione di Trimble è chiara: la sostenibilità sarà reale solo se integrata con efficienza, e l’intermodalità solo se supportata da strumenti digitali avanzati.
Sicurezza digitale ed ecosistemi interconnessi
Infine, la quinta direttrice riguarda la resilienza digitale. In un contesto geopolitico incerto, segnato da tensioni e minacce informatiche in crescita, la sicurezza delle infrastrutture IT diventa centrale. Secondo Trimble, nel futuro dei trasporti sarà sempre più necessario adottare piattaforme cloud affidabili, sistemi di verifica basati su IA e protocolli condivisi di protezione dati. Frodi e furti digitali sono già realtà – e colpiscono anche grandi operatori. Per affrontarli, servono ecosistemi connessi, dove lo scambio di dati sia trasparente e continuo. Solo una supply chain integrata – in cui ogni attore contribuisce alla visibilità complessiva – potrà reagire in modo rapido ed efficiente ai cambiamenti. L’accelerazione è cominciata. E come sottolinea Keating, le aziende pronte a coniugare tecnologia, persone e strategia saranno quelle a guidare la rotta.


