Il primo bollettino dell’Osservatorio Freight Insights di MOST evidenzia il ruolo dell’Italia nel trasporto merci: dati inediti, margini di crescita e la spinta dell’innovazione.
L’Italia consolida la sua posizione di rilievo nel panorama europeo del trasporto merci, distinguendosi per volumi e capillarità della rete. È quanto emerge dal primo bollettino dell’Osservatorio Freight Insights, promosso dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) insieme alla Fondazione Centro Studi Economia della Logistica e delle Infrastrutture. Presentato oggi a Roma presso il Senato, il report offre un’analisi fondata su dati esclusivi degli operatori del settore. I numeri parlano chiaro: i volumi di traffico stradale italiani superano del doppio le stime ufficiali dell’UE, con una forchetta tra 30,4 e 37,4 miliardi di veicoli/km. Una rete autostradale che resta il perno dei flussi logistici, ma che sconta gravi disomogeneità territoriali—nel Mezzogiorno, ad esempio, raggiungere un terminal ferroviario può richiedere oltre due ore.
Dati in crescita, ma molte criticità da superare
Il trasporto marittimo mantiene un ruolo centrale: il 12,9% delle merci europee transita per porti italiani, con una netta crescita del traffico containerizzato (+9,7% rispetto al 2019) e dei flussi Ro-Ro (+7,8%). Al contrario, calano le rinfuse solide (-25,2%) e liquide (-7,7%), segnalando un passaggio da materie prime a prodotti finiti. Il trasporto aereo conferma un’espansione significativa: +14,9% nel 2024 rispetto all’anno precedente. Emergono tuttavia lacune strutturali, in particolare nel settore ferroviario, dove i dati tonnellata/km risultano poco rappresentativi a causa dell’aumento delle percorrenze per lavori infrastrutturali—servono nuove metriche per valutare il sistema.
Efficienza, AI e interconnessione: le leve del futuro
L’indagine sulle imprese di autotrasporto evidenzia margini di miglioramento nella gestione dei carichi—gli indici di riempimento mostrano un gap marcato tra andata (80%) e ritorno (60%). L’introduzione dell’intelligenza artificiale, prevista dal 76% delle aziende, appare decisiva per ottimizzare i flussi e rendere più sostenibile l’intero comparto. Come sottolineato da Gianmarco Montanari, Direttore Generale di MOST, il lavoro dell’Osservatorio punta a orientare politiche e investimenti in un settore vitale per la competitività del Paese.