Il mercato dei veicoli rimorchiati – comprendente rimorchi e semirimorchi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate – ha registrato un progresso del 12,4% nel mese di ottobre 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo quanto comunicato dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, le immatricolazioni sono salite a 1.350 unità, contro le 1.201 registrate nell’ottobre 2024. Nei primi dieci mesi dell’anno, il totale delle immatricolazioni si attesta a 12.945 unità, con un incremento del 13,4% e un saldo positivo di oltre 1.500 mezzi. Una dinamica incoraggiante che conferma la tendenza di crescita del comparto, nonostante un contesto economico ancora incerto. Per UNRAE, tuttavia, questi numeri positivi non devono far dimenticare la vetustà strutturale del parco circolante nazionale.
Rinnovo del parco e criticità normative
Nel commentare i dati, Michele Mastagni – Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE – ha evidenziato l’importanza del Fondo Investimenti recentemente approvato, sottolineando la necessità di una rapida attuazione del decreto operativo. Le risorse stanziate per il 2025 ammontano a 6 milioni di euro, ma risultano insufficienti per affrontare un’età media del parco veicolare che oggi supera i 17 anni. A ciò si aggiunge un problema normativo ancora irrisolto: l’impossibilità per i veicoli con lunghezza di 18,75 metri – già prevista dalla normativa europea – di circolare liberamente in Italia a causa di vincoli regolamentari non aggiornati. Secondo UNRAE, questa situazione determina un ritardo competitivo per il sistema logistico nazionale e penalizza l’efficienza complessiva del trasporto merci.
Un comparto strategico da modernizzare
La dinamica positiva del settore dei veicoli rimorchiati evidenzia il potenziale di un comparto strategico per la logistica italiana ed europea. Tuttavia, la modernizzazione richiede politiche industriali coerenti, incentivi strutturati e un quadro normativo allineato agli standard internazionali. UNRAE, in qualità di principale riferimento per i dati di mercato e portavoce del settore, ribadisce l’urgenza di misure concrete per favorire il ricambio generazionale dei mezzi, ridurre l’impatto ambientale e aumentare la sicurezza stradale. Solo in questo modo sarà possibile garantire al comparto una crescita solida e sostenibile nel medio-lungo periodo.


