A ottobre 2025, il mercato veicoli commerciali europeo ha segnato una nuova flessione, secondo quanto rilevato dall’analisi mensile di UNRAE su base ACEA. L’Unione Europea a 27 Paesi ha registrato un totale di 139.500 nuove immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate), con una contrazione del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Dopo un periodo di moderata ripresa nei mesi precedenti, il comparto torna quindi in terreno negativo. Tra i principali mercati, la Francia guida la discesa con un calo dell’8,5%, seguita da Italia (-6,1%), Spagna (-4,4%) e Germania (-2,6%). A pesare, secondo UNRAE, sono fattori congiunturali legati all’incertezza economica, alla stretta sui tassi d’interesse e all’attesa degli operatori riguardo l’entrata in vigore delle nuove normative ambientali europee.
Italia in calo, ma mantiene la seconda posizione tra i grandi mercati
Il mercato italiano dei veicoli commerciali leggeri ha chiuso il mese di ottobre con 14.160 unità immatricolate, pari a una flessione del 6,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Nonostante il dato negativo, l’Italia si conferma il secondo mercato per volumi nell’area UE, dopo la Francia (31.520 unità) e davanti a Germania (24.000) e Spagna (10.360). I dati UNRAE evidenziano che, su base annua, il nostro Paese mantiene una tenuta relativa, con una crescita del 4,6% nei primi dieci mesi del 2025. Tuttavia, l’andamento mensile indica una possibile inversione di tendenza. “Il settore mostra segnali di rallentamento”, sottolinea UNRAE, “in un contesto ancora caratterizzato da instabilità macroeconomica e incertezza normativa”. In particolare, la transizione verso veicoli a basse o nulle emissioni, stimolata da obiettivi UE sempre più stringenti, sta influenzando le scelte delle imprese, frenando in parte il rinnovo delle flotte. Il clima di attesa sugli incentivi e sull’infrastrutturazione elettrica contribuisce ulteriormente a rallentare la dinamica degli acquisti.
Le prospettive future e il nodo della transizione ecologica
A preoccupare gli operatori, secondo UNRAE, non è solo la dinamica di ottobre, ma la prospettiva di un rallentamento strutturale del mercato veicoli commerciali in assenza di politiche di sostegno efficaci. L’entrata in vigore di nuove soglie di emissione, le restrizioni all’accesso urbano per i motori endotermici e la progressiva elettrificazione delle flotte stanno determinando una trasformazione profonda dell’offerta. Tuttavia, la domanda resta cauta: la carenza di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici leggeri, unita al costo ancora elevato dei modelli full electric, rende il passaggio tecnologico complesso, soprattutto per le piccole e medie imprese. In questo scenario, UNRAE rinnova l’appello a misure strutturali per accompagnare la transizione, tra cui incentivi mirati, detrazioni fiscali e accelerazione sulla rete di ricarica. “La decarbonizzazione è un obiettivo condiviso”, afferma l’associazione, “ma deve avvenire senza penalizzare le imprese che operano nella distribuzione urbana e nella logistica dell’ultimo miglio”. In definitiva, il mercato richiede certezze: su normative, su tempi e su strumenti di supporto. Solo così il mercato veicoli commerciali potrà tornare su un percorso di crescita stabile, sostenibile e tecnologicamente avanzato.


