Secondo i dati diffusi da ANFIA, l’Italia ha registrato nei primi nove mesi del 2025 un totale di 20.823 immatricolazioni di autocarri con massa complessiva superiore a 3.500 kg, pari a una contrazione dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2024. La quota maggiore è rappresentata dai veicoli stradali, che costituiscono l’88,7% del mercato, seguiti da quelli destinati ai cantieri (11,3%). Tra le categorie, i cabinati prevalgono con il 51,6%, mentre i trattori si attestano al 48,4%. Sul fronte delle alimentazioni, il diesel resta dominante con il 96,1% delle immatricolazioni, ma si evidenzia un forte incremento nei veicoli elettrici a batteria: 497 unità contro le 170 dello scorso anno, +192,4% in termini relativi. Crescono, seppur su basi limitate, anche le alimentazioni a GNL e ibride. Dal punto di vista geografico, il Nord Ovest si conferma la macroarea con la quota più alta (28,6%), seguita da Sud e Isole (27,6%) e Nord Est (27,1%). La sostanziale tenuta della domanda interna, unita agli incentivi pubblici per il rinnovo del parco, ha contenuto l’impatto della contrazione generale.
Veicoli commerciali leggeri: flessione contenuta e crescita per i BEV
Il comparto dei veicoli commerciali leggeri (VCL ≤ 3,5 tonnellate), che costituisce la quota numerica più rilevante del mercato dei veicoli industriali, chiude i primi nove mesi con 141.418 immatricolazioni, segnando un calo del 6,1%. Dopo un avvio d’anno debole, i mesi estivi hanno mostrato segnali di recupero: luglio, agosto e settembre hanno registrato una crescita media del 10,1% rispetto al 2024. Dal punto di vista delle alimentazioni, sebbene il diesel conservi la maggioranza (79,8%), i veicoli elettrici a batteria (BEV) segnano un incremento del 142%, raggiungendo una quota del 4,5%. Tra le marche, Fiat si conferma leader con oltre 37mila immatricolazioni (+3,6%), seguita da Ford e Iveco.
Autobus e rimorchi: andamenti divergenti tra comparti minori
A differenza degli altri segmenti del mercato dei veicoli industriali, il settore dei rimorchi e semirimorchi torna in territorio positivo: +12,2% rispetto ai primi nove mesi del 2024, con 11.520 unità immatricolate. La crescita riguarda soprattutto i semirimorchi, che rappresentano oltre il 90% del totale. In controtendenza, invece, il comparto degli autobus >3,5 tonnellate, che registra un -16,9% su base annua, penalizzato dalla riduzione dei fondi destinati al trasporto pubblico locale. Tuttavia, gli ultimi due mesi del periodo analizzato evidenziano un’inversione di tendenza con una media del +29% rispetto al 2024. Da segnalare, nel settore autobus, la performance dei veicoli elettrici (BEV), che crescono dell’82,8% e rappresentano quasi un quarto delle nuove immatricolazioni.


