W Racing Project, con due nuovi Ford F-Max per offrire il meglio della cucina italiana ai team del motorsport

L’azienda imbandisce tavole per team e vip guest del motorsport da 14 anni, offrendo agli ospiti il meglio dell’eccellenza italiana. I prodotti sono trasportati da una flotta di quattro trattori, alla quale si sono aggiunti da poco due F-Max, e cucinati interamente a bordo dei semirimorchi per servire quasi ogni weekend gli appuntamenti più importanti del calendario, dal Mondiale Rally alla 24 Ore Series Creventic.
28 Maggio 2024
4 mins read
W Racing Project
Il momento della consegna dei due F-Max alla W Racing Project: da sinistra Luca Pelizzoli di Lodo Truck, Riccardo Varini, Sebastiano Pastorello, Direttore vendite Ford Trucks Italia, e Lucia Iavarone, Marketing manager di Ford Trucks Italia.

“Dicono che come si mangia da noi non si mangia da nessuno”, ci confida subito Riccardo Varini, titolare della W Racing Project, azienda che da 14 anni serve le hospitality dei team di diversi campionati motorsport.

Lo ammette senza falsa modestia, ma con la sicurezza di chi fa questo mestiere da una vita, con l’idea fissa non solo di accogliere gli sportivi e i loro ospiti con il miglior cibo italiano, ma anche di ricostruire sui campi di gara un’aria di casa che faccia sentire tutti considerati e coccolati. In puro stile romagnolo.

Riccardo in realtà è emiliano, visto che nasce a Modena il 20 giugno del 1967, ma il suo modo di trattare chi viene a sedersi per una pausa di relax alla sua tavola è lo stesso che ha fatto e fa innamorare della riviera i turisti di tutto il mondo.

Riccardo Varini della W Racing Project ci racconta la sua mission

“Questo lavoro va svolto così, con il sorriso e con grande flessibilità, e soprattutto senza stare troppo a guardare l’orologio quando si tratta di andare incontro alle esigenze di chi lavora: quando manca qualcuno, magari proprio l’ingegnere che è rimasto nel box e si è dimenticato di pranzare o cenare, noi ce ne accorgiamo, e ci preoccupiamo di farlo chiamare, un po’ come una mamma che si assicura sempre che il suo ‘A tavola!’ lo sentano tutti”.

Riccardo e il suo team si spostano quasi ogni weekend tra le tappe delle competizioni più famose del motorsport, mettendo su strada una flotta di quattro mezzi, di cui da oggi due con l’Ovale Blu sul frontale, e quattro semirimorchi, due Maccarinelli e due Bertazzoni – specializzati in allestimenti racing – all’interno dei quali sono organizzate le cucine.

F-MAX, un colpo di fulmine

“Ho avuto modo – racconta Riccardo – di provare un F-Max: il veicolo mi ha convinto e ho valutato che non essendo presente in alcune competizioni, forse Ford Trucks poteva essere interessata ad entrare insieme a noi nei circuiti e a concederci un buon prezzo.

Così è stato: ho contattato Luca (Luca Pelizzoli della concessionaria Lodo Truck) e siamo velocemente arrivati ad un accordo. Sono molto soddisfatto, e non solo della parte economica: i mezzi sono silenziosissimi, si guidano bene, non ‘strappano’ in partenza, difetto che invece hanno altri, e assicurano consumi contenuti, un argomento fondamentale considerate le migliaia di chilometri che maciniamo ogni anno”.

L’impegno nella 24 ore Series Creventic

Nel 2024 la Racing Project è impegnata nelle gare del 24 ore Series Creventic di cui è fornitore ufficiale, nonché nella 992 Endurance Cup che si svolgerà a settembre a Spa-Francorchamps che vedrà Riccardo e la sua squadra al lavoro nell’hospitality della Porsche.

“Seguiamo poi per Hyundai – prosegue Varini – tutto il mondiale Rally, il WRC, e anche il WRTC, così come alcune gare del DTM con il Mercedes-AMG Team HRT. Ci siamo conquistati il nostro posto nel motorsport rispettando un solo principio fondamentale, la qualità. A partire dal nostro magazzino e dai nostri camion, impeccabili quanto a ordine e pulizia, per arrivare ai contratti con i collaboratori, alle assicurazioni e alle certificazioni, con l’attestato TÜV e quello ISO 9001.

Poi ci sono le eccellenze, sia in ambito risorse umane che materie prime. Siamo una squadra di circa 30 persone e abbiamo nelle nostre fila, per intenderci, addirittura il campione del mondo dello scorso anno di pizza acrobatica e impasto. E poi i nomi migliori tra gli specialisti del food made in Italy, dall’Acqua Cimone di Modena, all’ortofrutta di Naturamica, dall’aceto balsamico NeroModena fino a Grissinbon e Yoga, senza dimenticare la nostra speciale attenzione per olio e vino.

È una politica che forse non ci rende popolari tra chi ha bisogno di contenere i costi all’osso, ma sceglierci è garanzia di un’accoglienza a cinque stelle. Che poi il cibo è una delle voci che incidono meno sul bilancio della nostra attività: per coprire una gara partiamo il venerdì o il sabato e torniamo il lunedì di due settimane dopo. Organizziamo tutti i transfer, e i soggiorni: mantenere il nostro standard è dispendioso, ma non cederemo mai di un millimetro sul fronte qualità”.

Varini dal 1991 è direttore sportivo del suo team motociclistico

Riccardo Varini nasce immerso nel mondo del motorsport: dal 1991 è direttore sportivo del suo team motociclistico; successivamente lavora nel mondo della superbike con il team ufficiale Kawasaki. Nel 2009 si unisce a DFX e, infine, viene chiamato da Davide Tardozzi, già team manager di Ducati, per gestire l’ospitalità del team BMW Motorrad. Proprio in questa occasione, nel 2010, nasce la W Racing Project. Si tratta di un manager abituato a viaggiare per il mondo, a confrontarsi con innumerevoli persone, con l’obiettivo di comprenderle al meglio per farle sentire a proprio agio.

Tuttavia, c’è un piccolo segreto, una piccola difficoltà. “Il mio problema – confessa Riccardo – è la lingua. Capisco perfettamente il tedesco e l’inglese, e il mio più grande desiderio sarebbe quello di parlarli fluentemente, ma niente, dopo tanti anni non ho ancora la confidenza che vorrei. Il fatto è che tutti gli stranieri che incontro, e vivo in una vera e propria torre di Babele, amano la nostra lingua e si sforzano di parlarla, e allora – scherza – mi domando, perché non è l’italiano la lingua ufficiale del mondo?

Pensate che quando abbiamo firmato con BMW una delle clausole del contratto richiedeva la capacità di comunicare in inglese in modo impeccabile, e ovviamente ho bluffato. Ebbene, un bel giorno, doveva succedere, mi trovo faccia a faccia per la prima volta con il capo, Jens (Marquardt, direttore del Motorsport del BMW Group): mi viene incontro e io penso “è fatta, farò una figuraccia, mi scoprirà”, e invece mi sorride e mi dice: “Posso afferrare piccoli dettagli?”.

La sede della W Racing Project nella Repubblica di San Marino

La sede della W Racing Project è a Valdragone nella Repubblica di San Marino, una scelta che Varini difende senza difficoltà: “È un Paese dove si vive bene, la burocrazia aiuta il cittadino senza intralciarlo, e innegabilmente si pagano meno tasse.

Lavoriamo con ritmi pazzeschi, nei giorni di gara ci alziamo alle 4 del mattino e terminiamo alle 22.30, e a quel punto ci prepariamo per il giorno successivo, quando ripartiamo con la colazione per i piloti, la colazione per il team, gli snack, il pranzo, gli snack, la cena e infine la cena per i piloti. Abbiamo una concorrenza spietata, soprattutto da parte dei concorrenti stranieri, e di conseguenza i nostri margini sono limitati: la fiscalità di San Marino è una boccata di ossigeno, e finché sono in regola con la legge, non ho intenzione di scusarmi”.

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