Exor riceve due offerte per Iveco Defence Vehicles: la cordata Leonardo-Rheinmetall propone 1,5 miliardi, mentre Indra si ferma a circa la metà
Leonardo e Rheinmetall hanno formalizzato un’offerta non vincolante per l’acquisizione di Iveco Defence Vehicles, la divisione militare del gruppo Iveco sotto il controllo di Exor. L’annuncio è arrivato l’8 maggio per voce dell’ad di Leonardo, Roberto Cingolani, durante la presentazione dei risultati trimestrali. L’offerta si colloca attorno a 1,5 miliardi di euro, valore che raddoppia le prime stime iniziali fatte circolare nei mesi scorsi e che, secondo indiscrezioni riportate da Il Fatto Quotidiano, sarebbe stato accettato come base negoziale per aprire la due diligence. Il governo italiano, attraverso il meccanismo del golden power, osserva l’operazione con favore, ritenendola coerente con l’interesse nazionale e con la strategia di rafforzamento industriale nel comparto della difesa. Per Leonardo, che già collabora con Iveco Defence Vehicles tramite la controllata Oto Melara e una joint venture per mezzi blindati, l’integrazione rappresenterebbe un’estensione naturale della propria filiera. In questo scenario, l’acquisizione di Iveco Defence Vehicles permetterebbe di consolidare una filiera critica per i programmi dell’Esercito italiano.
Indra rilancia, ma l’offerta è più bassa
A complicare il quadro, è arrivata anche l’offerta non vincolante della spagnola Indra, sostenuta per il 28% dal fondo statale SEPI. Secondo quanto riportato dal quotidiano El Economista, la proposta del gruppo iberico si fermerebbe attorno a 1 miliardo di euro — quasi la metà rispetto alla valutazione fatta dalla cordata italo-tedesca. Iveco Defence Vehicles, attiva nella produzione di veicoli militari blindati e già fornitore del ministero della Difesa spagnolo, rientrerebbe così nel piano di rafforzamento dell’industria nazionale promosso dal governo di Madrid, che prevede un aumento della spesa militare per oltre 10 miliardi di euro nel 2025. Inoltre, Iveco Defence Vehicles risulta già integrata nelle linee operative della logistica militare in diversi paesi europei. Intanto, le speculazioni sull’operazione hanno fatto salire il titolo Iveco in Borsa (+4,5%), mentre i principali titoli della difesa europea — tra cui Leonardo, Rheinmetall e Bae Systems — hanno perso terreno sulla scia di segnali di distensione geopolitica.