FS, guidato da Donnarumma rafforza gli investimenti infrastrutturali al Sud e punta all’espansione internazionale
Il piano da 100 miliardi in cinque anni di FS procede a ritmi sostenuti. Nel 2024 sono stati investiti oltre 17 miliardi di euro, di cui più di 10 destinati alla rete ferroviaria. Nel 2025 la proiezione è al rialzo: 11 miliardi già assegnati alla rete e un totale che supererà quota 18 miliardi. A fare il punto è stato l’amministratore delegato del Gruppo FS, Stefano Antonio Donnarumma, durante il forum “Cambio di Paradigma”, organizzato a Napoli dal quotidiano Il Mattino. Il manager ha sottolineato che gli investimenti infrastrutturali rappresentano la spina dorsale della strategia industriale di FS, con un’attenzione specifica per il Sud Italia. Il PNRR ha dato un impulso decisivo: FS è il principale soggetto attuatore con 25 miliardi di euro affidati, concentrati su grandi opere ferroviarie ad alta velocità e alta capacità.
Alta velocità e Mezzogiorno: i progetti in corso
Il Mezzogiorno è al centro delle priorità del piano FS. Tra le opere più rilevanti, la tratta Napoli-Bari, che nei prossimi mesi consentirà di ridurre i tempi di percorrenza di circa 50 minuti. L’obiettivo, entro il 2029, è collegare Roma a Bari in tre ore. Un altro asse strategico riguarda la Salerno-Reggio Calabria: entro il 2030 il viaggio tra le due città sarà più veloce di un’ora. In Sicilia, proseguono i lavori sulla linea AV/AC Palermo-Catania, che garantirà un risparmio di tempo simile, con benefici estesi all’intero sistema ferroviario regionale. Questi interventi si inseriscono in una visione di lungo periodo orientata alla coesione territoriale e alla modernizzazione delle reti, con al centro la leva degli investimenti infrastrutturali.
Presenza estera e strategie di crescita
Il piano di crescita di FS si estende oltre i confini nazionali. Attualmente, tre miliardi del fatturato del gruppo derivano da attività internazionali. FS è operativa in diversi Paesi europei, tra cui Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Olanda, Grecia e Belgio. L’espansione non si ferma qui: è in fase di valutazione il progetto di portare i convogli italiani anche sulla tratta Parigi-Londra attraverso il tunnel della Manica. Questo rafforzamento del profilo estero si affianca agli investimenti infrastrutturali sul territorio nazionale, confermando la duplice vocazione del gruppo: radicamento domestico e proiezione internazionale.


