Iveco Group mantiene il quartier generale a Torino e tutela l’occupazione: l’acquisizione Tata Iveco si traduce in stabilità e sviluppo professionale
Nel cuore dell’acquisizione Tata Iveco, arriva un segnale concreto di continuità. La transizione proprietaria, definita tra Tata Motors e Iveco Group, non porterà né chiusure di stabilimenti né riduzioni di personale. Al contrario, il colosso indiano ha ribadito l’impegno a preservare l’attuale assetto produttivo e decisionale. Torino resta il fulcro operativo e strategico: la città continuerà a ospitare la sede centrale, mantenendo così il suo storico legame con l’industria dei motori. Un segnale importante per il territorio – e per i lavoratori –, che dissolve i timori di delocalizzazione e conferma la volontà di rafforzare l’identità industriale italiana nel panorama globale.
Torino resta il centro decisionale
La scelta di mantenere il quartier generale di Iveco Group nel capoluogo piemontese – già sede delle principali funzioni ingegneristiche, operative e gestionali – riflette una visione orientata alla stabilità. Non ci saranno trasferimenti di know-how, né tagli all’indotto. Questo approccio garantisce la salvaguardia delle competenze esistenti e rassicura oltre duemila dipendenti coinvolti. È una mossa che parla di responsabilità e continuità, in un settore attraversato da profonde trasformazioni e incertezze.
Formazione interna e cultura dell’eccellenza
Parallelamente alla tutela dell’occupazione, l’acquisizione Tata Iveco porta con sé un impegno dichiarato verso lo sviluppo professionale. Le due aziende promuoveranno percorsi di aggiornamento e specializzazione, puntando sulla valorizzazione del capitale umano. “Promuovere una cultura dell’eccellenza” – questo il principio guida –, con l’obiettivo di consolidare le competenze interne e stimolare l’innovazione. L’operazione, quindi, non si limita a mantenere lo status quo: guarda avanti, investe sulle persone, e proietta Iveco Group verso una crescita sostenibile e radicata nel territorio.