La sentenza del TAR del Lazio annulla il decreto sul foglio elettronico per il noleggio con conducente: Conftrasporto chiede un nuovo assetto normativo che tuteli imprese e qualità del servizio.
La recente pronuncia del TAR del Lazio rappresenta un passaggio cruciale per il comparto del noleggio con conducente (NCC), segnando la fine di una stagione normativa considerata restrittiva e penalizzante. Annullando il decreto ministeriale che imponeva l’uso del foglio di servizio elettronico, il tribunale ha accolto le osservazioni già avanzate da Conftrasporto – federazione del sistema Confcommercio – evidenziando l’incompatibilità di alcuni vincoli con la libertà d’impresa. Tra le misure più contestate rientravano l’obbligo di attesa di 20 minuti tra un servizio e l’altro, il vincolo di ripartenza solo dal punto di arrivo precedente e l’esclusione delle imprese di intermediazione – comprese quelle turistiche – dai contratti di durata. Per il presidente di Conftrasporto, Pasquale Russo, la sentenza rappresenta un punto di svolta: “Finalmente si supera un impianto punitivo e incoerente con la libertà d’impresa”. La parola d’ordine ora è: riforma.
Serve una cornice normativa equa e duratura
L’annullamento del decreto da parte del TAR non basta, secondo Conftrasporto, a garantire un equilibrio duraturo per il settore NCC. L’associazione chiede infatti l’avvio di un percorso normativo chiaro e bilanciato, capace di conciliare legalità, concorrenza e qualità del servizio. In un mercato in cui la mobilità evolve rapidamente – anche grazie alla spinta del turismo e della digitalizzazione – le imprese NCC necessitano di regole certe, non punitive, che permettano di rispondere in modo efficiente alla domanda crescente. L’obiettivo, secondo Russo, deve essere triplice: tutelare i diritti degli operatori, migliorare l’esperienza degli utenti e contrastare l’abusivismo.
Legalità e mobilità: binomio da rafforzare
Alla luce della sentenza, Conftrasporto rilancia dunque una visione del settore NCC fondata su qualità e trasparenza. “Si faccia tesoro di questa pronuncia – afferma Russo – per definire finalmente un assetto più equilibrato, che riconosca le esigenze legittime delle imprese e rafforzi i meccanismi di legalità”. L’occasione, sottolinea l’associazione, è propizia per ripensare il ruolo strategico del noleggio con conducente nella rete della mobilità urbana e interurbana. Meno vincoli arbitrari, più efficienza e legalità: è questa, per Conftrasporto, la direzione da imboccare senza indugi.