Nuove soluzioni integrate con AI e robotica trasformano il sito produttivo in un modello di automazione intralogistica human-centric. Il progetto è firmato Dymation, business unit di CLS.
Lo stabilimento di Noceto (Parma), uno dei centri produttivi più rilevanti del Gruppo Granterre, è stato al centro di un intervento di trasformazione digitale e organizzativa che punta a ridefinire il paradigma dell’automazione intralogistica. Il progetto, firmato da Dymation – business unit di CLS specializzata nella digitalizzazione dei processi logistici – è già operativo e si basa su un’architettura completamente integrata, concepita per migliorare produttività, sicurezza e tracciabilità. Cuore dell’iniziativa è il modello CDA (Consulenza, Digitalizzazione, Automazione), applicato in modo sartoriale al contesto specifico. La nuova configurazione introduce strumenti avanzati come pallettizzatori intelligenti, robot mobili AMR, traffic manager con intelligenza artificiale, digital twin e software di supervisione a misura d’uomo. L’obiettivo è razionalizzare i flussi a fine linea riducendo l’impatto delle attività manuali più gravose, a favore di un impiego più qualificato delle risorse umane, in linea con un approccio human-centric.
Efficienza operativa e sicurezza: i vantaggi per gli operatori
L’intervento, sviluppato su un sito di oltre 10.000 mq attivo su tre turni, ha consentito di implementare un sistema capace di adattarsi in tempo reale ai cambiamenti di volume e alle esigenze produttive, senza compromettere la sicurezza. Gli AMR intelligenti, coordinati da trigger automatici provenienti dal MES, gestiscono il trasporto dei pallet con rapidità anche in spazi limitati. In parallelo, i nuovi pallettizzatori collaborativi operano senza barriere fisiche, regolando dinamicamente la velocità in base alla presenza dell’operatore. A beneficiarne è l’intera ergonomia del lavoro: attività ad alto sforzo fisico, come la movimentazione manuale di oltre due tonnellate al giorno, sono ora affidate a sistemi automatici. L’automazione intralogistica si conferma così leva strategica per valorizzare il lavoro umano, migliorare la qualità operativa e rafforzare il presidio sulla sicurezza.
Un modello replicabile per il futuro della logistica industriale
Secondo Dymation, l’automazione non è solo tecnologia, ma anche metodo e visione. Il sistema sviluppato con Granterre è stato testato in ambiente virtuale prima dell’installazione reale grazie al digital twin, che ha permesso di simulare scenari critici e ottimizzare le scelte progettuali. Il traffic manager con AI assicura un monitoraggio continuo delle attività, suggerendo in tempo reale priorità e interventi, senza sostituirsi alla supervisione dell’operatore. “Abbiamo introdotto un modello che garantisce visibilità end-to-end, adattabilità ai volumi e massima sicurezza, senza sottrarre centralità al personale, ma anzi valorizzandolo”, ha dichiarato Luca Mangora, Plant Manager del sito. Il progetto verrà esteso anche ad altri plant del gruppo entro il primo trimestre 2026, in linea con un trend globale in crescita: il mercato dell’automazione industriale è atteso passare da 221,6 a 325,5 miliardi di dollari entro il 2030. In questo scenario, soluzioni di automazione intralogistica human-centric si pongono come risposta efficace alle sfide di sostenibilità, flessibilità e competitività.


