FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali – ha reso noto che IRU, l’Organizzazione Internazionale del Trasporto su Strada, ha consegnato alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen una petizione firmata da 5.302 imprese del settore logistico e dei trasporti. L’iniziativa, intitolata “Yes to Greening, No to Purchasing Mandates”, contesta i contenuti del progetto europeo “Greening Corporate Fleets”, che introduce mandati vincolanti all’acquisto di veicoli a zero emissioni (ZEV). Le aziende firmatarie – operative in tutti e 26 gli Stati membri – esprimono una contrarietà netta alla logica degli obblighi normativi, sottolineando l’impatto sproporzionato di queste misure su un comparto strategico per l’economia continentale.
Transizione sì, ma con condizioni eque
Il messaggio inviato alla Commissione è chiaro: il trasporto merci non rifiuta la decarbonizzazione, ma chiede che il percorso sia realistico e sostenibile. L’obiezione centrale riguarda l’assenza di infrastrutture adeguate per i mezzi pesanti, l’insufficienza degli incentivi finanziari e la disomogeneità fiscale tra Paesi. La lettera trasmessa da IRU sottolinea come molti operatori abbiano già avviato investimenti in tecnologie alternative, ma solo laddove vi siano condizioni di mercato favorevoli. Imposizioni legali, in un contesto ancora privo di supporti concreti, rischiano secondo FIAP di minare la competitività delle aziende europee, generando squilibri a vantaggio di operatori extra-UE.
Una mobilitazione dal basso
La petizione rappresenta un segnale politico rilevante: il comparto chiede una transizione energetica basata su criteri tecnici e operativi, non su obiettivi astratti calati dall’alto. Molte delle imprese firmatarie – tra cui piccole realtà familiari – evidenziano come l’effettiva diffusione dei veicoli a zero emissioni dipenderà dalla presenza, omogenea e accessibile, di infrastrutture, fiscalità coerente e strumenti di sostegno adeguati. FIAP, insieme a IRU, ha annunciato che continuerà a monitorare da vicino l’evoluzione del dossier “Greening Corporate Fleets”, mantenendo il dialogo attivo con istituzioni europee e stakeholder nazionali. L’adozione dei veicoli a zero emissioni resta un obiettivo comune, ma da costruire insieme al settore, non contro di esso.


